Spoleto, il Pd replica ai capigruppo consiliari: “Giunta ingessata”

SPOLETO – Il Partito Democratico parte in quinta e non ci sta ad assorbire le critiche per quanto riguarda i “disastri ereditati” da tutte le parti. Dopo la posizione netta presa dai capigruppo consiliari “Rinnovamento”, “Spoleto Popolare” e “Gruppo misto Sandro Cretoni”, arriva la replica pesante del Pd. “L’assoluta mancanza di originalità progettuale, l’incapacità di intercettare e risolvere i bisogni dei cittadini e l’inadeguatezza a promuovere l’innovazione hanno bisogno di alibi. Addossare quindi al Pd i propri fallimenti appare ogni giorno di più come la scusa più semplice e plausibile. Alle soglie di due anni dall’insediamento, dobbiamo invece, purtroppo, prendere atto che la maggioranza è ingessata. Accanto ai problemi ci sono state opportunità: Rocca albornoziana, Loggiato di Loreto, teatri storici, chiostro di San Nicolo’, San Paolo Intervineas oggi sede dell’Istituto Alberghiero, palazzo Cofficola, palazzo Mauri, auditorium della Stella, solo per citarne alcuni importantissimi interventi di restauro e di recupero. E che dire della Basilica di San Salvatore patrimonio dell’Unesco? Il grande valore della rete di protezione sociale cresciuta nel corso degli anni sarà in grado di dare risposte efficaci ai tanti bisogni dei cittadini, a patto che l’amministrazione continui a sostenerla e non smantelli i servizi”.

E inoltre: “La città può vantare una mobilità alternativa che desta lo stupore dei tanti turisti che visitano Spoleto. Ancora, grazie alla fortunata fiction “Don Matteo” fortemente voluta dalle forze economiche cittadine, dalla precedente amministrazione comunale e dalla Regione, Spoleto oggi è all’attenzione costante di milioni e milioni di telespettatori. Veramente tutto questo patrimonio è da considerare un disastro? Noi crediamo, invece, che il sindaco e i suoi collaboratori non siano in grado di cogliere le opportunità e ci aspettiamo che su temi quali Agenda Urbana, certificazione europea Emas (qualità ambientale) e integrazione ospedaliera, ci sia maggiore incisività da parte della giunta”.

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