Terni, Festa di Santa Rita in Duomo

TERNI – Santa Rita festeggiata con una solenne celebrazione di Mons. Giuseppe Piemontese. La Santa da Cascia, è una delle figure più invocate e venerate dai praticanti cattolici.

Il primo miracolo le viene attribuito a soli 5 giorni dalla sua nascita, il miracolo delle Api Bianche: i genitori, impegnati nella mietitura, lasciarono Rita in una culla sotto ad un albero.

Le si avvicinano 5 api bianche, che cominciano ad entrare e ad uscire dalla sua bocca ma senza pungerla, anzi, depositandole in bocca del miele. Un contadino, in un campo adiacente, si taglia profondamente una mano con la sua falce. Preso dal panico, lasciò il posto di lavoro in cerca di cure. Passando davanti alla culla, e vedendo le api ronzare sopra a Rita, cercò di scacciarle con l’arto ferito, che incredibilmente guarì.

Ragazza mite, umile, ubbidiente e ben educata (i genitori le insegnarono a leggere e scrivere), fin da giovanissima si appassionò alla famiglia Agostiniana, San Giovanni, Sant’Agostino e San Nicola da Tolentino, tanto da voler prendere i voti e da voler frequentare assiduamente il monastero Santa Maria Maddalena di Cascia e la chiesa di San Giovanni Battista. Ma i genitori, come usanza dell’epoca, a 13 anni la promisero sposa a Paolo di Ferdinando Mancini, uomo violento, e dopo 3 anni convolò a nozze. Dal matrimonio nacquero 2 bambini, forse gemelli: Giangiacomo Antonio e Paolo Maria. Paolo di Ferdinando Mancini si era convertito grazie a Rita, ma la loro unione venne interrotta dopo 18 anni quando Paolo venne assassinato dai suoi ex compagni.

Rimasta sola, a 36 anni provò ad entrare al Monastero Agostiniano Santa Maria Maddalena, a Cascia. Ma venne rifiutata 3 volte, per la sua condizione vedovile e perchè nel monastero c’era una suora imparentata con la famiglia di Paolo, offesa per la reticenza della Santa. Solo dopo aver pacificato le due famiglie duellanti Rita ottiene di entrare nel Monastero, nel 1407: secondo la leggenda, furono i 3 santi protettori Sant’Agostino, San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino a portarla, dallo scoglio di Roccaporena dove Rita si recava per pregare, direttamente dentro al Coro.

 

 

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