Trasporti, l’ultimatum di Squarta (Fdi): “Freccia entro un mese o protesta eclatante”

PERUGIA – “Un protesta eclatante sui binari ferroviari della stazione di Fontivegge se entro un mese non ci sarà la svolta sul Frecciarossa in Umbria”. È quanto annuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Squarta rimarcando che “questa regione è isolata,
ma all’Esecutivo che la governa sembra non interessare troppo”.

“Eppure – ricorda l’esponente dell’opposizione – in Assemblea legislativa è stata approvata una mozione che consentirebbe di far passare il treno veloce da Perugia, delibera che nonostante le numerose sollecitazioni non è stata ancora applicata. Il Frecciarossa – spiega Squarta – rappresenta una realtà imprescindibile per far uscire l’Umbria dall’isolamento e il solo fatto di poter raggiungere il capoluogo in maniera comoda e rapida avrebbe impatti immediati sull’economia locale, già pesantemente danneggiata dall’assenza di altre vie di comunicazione importanti come l’autostrada”.

Squarta si dice dunque “convinto che il Frecciarossa rappresenti una priorità assoluta che ormai non si può più rimandare. Poter raggiungere le grandi città del Nord Italia, innanzitutto Milano, in poco più di tre ore, senza dover affrontare alcuna odissea di cambio treni in Toscana, porterebbe effetti positivi nell’immediato”.

Per questo, Squarta fa sapere che “se entro settembre la Giunta non avrà recepito la mozione sul Frecciarossa, Fratelli d’Italia, insieme ai colleghi che intenderanno sostenere l’iniziativa, sarà pronta a mettere in atto una vera e propria mobilitazione. Protesteremo – spiega – sui binari della stazione di Fontivegge, facendo sentire ai politici di centrosinistra, che purtroppo continuano ad occupare le stanze del potere in Umbria, la voce dei cittadini, costretti a soffrire quotidianamente lo stato di abbandono provocato dall’inerzia di una Giunta sempre troppo concentrata su aspetti lontani dai problemi reali”.

“Staremo poi a vedere come andrà a finire la questione della Ferrovia Centrale Umbra: chiuderanno, oppure pendolari e studenti continueranno a viaggiare a 20 km/h? Un giorno – conclude -, la maggioranza che governa la Regione dovrà spiegarci perché, a sei mesi dall’interdizione al traffico, i lavori sulla diramazione Perugia Sant’Anna-Ponte San Giovanni non sono ancora iniziati”.

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