Trevi, Comune al lavoro per sostenere i castagneti di Manciano

TREVI –  Ogni territorio è caratterizzato da prodotti tipici i cui nomi evocano spesso la loro provenienza. Anche Trevi può vantare numerosi e importanti prodotti di qualità, profondamente legati alla sua storia, alla cultura e alle tradizioni locali: tra questi le Castagne di Manciano. Nel piccolo altopiano della frazione di Manciano si trovano poco più di una decina d’ettari di castagneti di grande importanza locale, anche perché rappresentano da sempre un’interessante integrazione al reddito della gente del posto. Questi castagneti costituiscono anche un’importante nicchia di biodiversità essendo costituiti da un ecotipo con caratteristiche diverse da quelle delle varietà più conosciute. Per questi motivi l’Amministrazione di Trevi, tra gli interventi a favore della valorizzazione e dello sviluppo del territorio, ha inteso avviare azioni utili per la loro salvaguardia.

“Alcune significative azioni sono state avviate di recente – spiega l’assessora all’agricoltura di Trevi Stefania Moccoli-: un progetto con Slow Food Italia per inserire la Castagna di Manciano tra i prodotti dell’ARCA DEL GUSTO, una paniere internazionale che racchiude prodotti di eccellenza raccolti e selezionati per far conoscere i territori di provenienza, la loro cultura e le tradizioni, e per evitare il rischio di perdere pezzi importanti della biodiversità delle diverse aree del mondo”. I castagneti di Manciano, come tutti i castagneti d’Italia, negli ultimi anni sono stati attaccati dal Cinipide, un parassita importato dalla Cina. Nella primavera del 2015 la Regione Umbria e il Comune stesso, in accordo con i castanicoltori locali, hanno avviato le prime azioni di lotta biologica al parassita. Ora si intende proseguire in queste azioni, pertanto è stata inviata alla Regione una nuova richiesta di collaborazione, non solo per le azioni di lotta al Cinipide, ma anche per sostenere economicamente inderogabili interventi di potatura straordinaria degli alberi di castagno, fortemente provati dall’infestazione, al fine di favorirne la ripresa vegetativa e quindi la piena produzione.

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