Turismo ad Assisi a spizzichi e bocconi

ASSISI – Sebbene si registri un piccolo miglioramento per il turismo ad Assisi a ferragosto, i tempi d’oro sono ancora lontani. Secondo quanto affermato da Vincenzo Di Santi, presidente della Confcommercio, nel commentare i dati della leggera ripresa: «Le speranze sono ora legate al mese di settembre e ottobre quando vedremo se il peggio sarà passato». Rispetto alla crisi che sta attanagliando il settore turistico assisano, iniziato con il terremoto, e non sicuramente migliorato anche a causa del clima, oggi si potrebbe parlare di un turismo mordi e fuggi. L’aspetto che conforta sono i dati che vengono dal settore alberghiero (con un’occupazione delle stanze intorno al 60 per cento) e, soprattutto, dall’extra alberghiero, mentre il settore dei ristoranti non ha entusiasmato, a fronte di un calo del commercio al dettaglio. C’è chi punta il dito sulla scarsità di iniziative culturali, con una piatta offerta. Va da sé che per  Ferragosto la basilica di Santa Maria degli Angeli abbia fatto registrare il pienone, per le cerimonie religiose, a partire dalla grande Veglia di preghiera nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino, con il tradizionale focaraccio sulla piazza antistante la Basilica Papale. Gli operatori turistici chiosano: «Il problema è che, passato Ferrago sto, siamo ripiombati nei ‘numeri’ delle settimane precedenti anche per la mancanza di alternative o offerte valide al classico tour dei monumenti», evidenziando come sia ormai necessario effettuare una pianificazione di lunga durata con nuove iniziative, più appealing e attraenti. Il presidente della Camera di CommercioGiorgio Mencaroni afferma: «Siamo moderatamente soddisfatti dei risultati, un business discreto». Insomma, si spera che la ripresa possa essere più consolidata e meno ancorata ai singoli eventi.

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