Umbertide, assemblea pubblica sul Centro islamico

UMBERTIDE – Assemblea molto partecipata al Centro socio culturale San Francesco dal titolo “Il percorso di integrazione ad Umbertide. Incontro informativo sulla realizzazione del nuovo Centro culturale islamico”, a cui sono intervenuti il sindaco Marco Locchi, il presidente del Centro culturale islamico di Umbertide Chafiq El Oquayly, il segretario generale della Confederazione Islamica Italiana Massimo Abdallah Cozzolino, il direttore della Caritas diocesana di Gubbio Luca Uccellani, il dirigente del servizio Programmazione e sviluppo della rete dei servizi sociali della Regione Umbria Alessandro Vestrelli, Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento per la pace Umbertide – Montone – Lisciano Niccone, l’architetto che ha redatto il progetto del centro Gabriella Sannino e numerosi cittadini che a vario titolo hanno apportato il loro contributo alla discussione.

Il sindaco Marco Locchi ha illustrato il percorso, avviato nel 2011, che ha portato prima alla vendita di tre lotti di terreno in località Madonna del Moro, poi all’assegnazione, tramite asta pubblica, di due lotti all’Associazione culturale islamica di Umbertide ed infine al recente avvio dei lavori di costruzione di un centro culturale islamico, sottolineando il percorso di integrazione e di dialogo che ha sempre caratterizzato Umbertide, dove oggi vivono circa 2.700 cittadini stranieri, tra comunitari ed extracomunitari, perfettamente integrati nella comunità locale. Il sindaco ha inoltre sottolineato che la vendita di tali lotti è collegata alla dislocazione del centro per disabili denominato “ex serra”, la cui realizzazione è stata inserita nel piano triennale 2016-2018 e che nel corso di quest’anno il Comune procederà all’acquisto del terreno.

All’intervento introduttivo del sindaco Locchi sono seguite le parole del presidente del Centro culturale islamico di Umbertide Chafiq El Oquayly che ha ripercorso la storia dell’associazione culturale islamica, dal 2013 iscritta nel registro regionale delle associazioni di volontariato, e soprattutto ha spiegato la funzione dell’attuale centro culturale islamico di via Battisti, punto di riferimento per le circa 300 famiglie islamiche residenti ad Umbertide, dove però locali inadeguati e fatiscenti ne limitano notevolmente l’attività che prevede anche aiuto compiti e spazio giochi per bambini e corsi di lingua. Da qui l’esigenza di realizzare un nuovo centro culturale, i cui lavori, autofinanziati dalla stessa comunità islamica umbertidese, sono iniziati lo scorso febbraio, un centro che sarà aperto anche alla cittadinanza e il cui utilizzo sarà regolamentato da una convenzione, in fase di stesura, che verrà prossimamente stipulata tra l’Associazione islamica e l’Amministrazione Comunale di Umbertide.

Come sottolineato da Cozzolino, negli ultimi anni, la società italiana, così come quella umbertidese, ha subito profondi mutamenti, ai quali si deve rispondere con l’integrazione, facendo sì che la ricchezza del territorio venga rafforzata proprio dalla presenza degli immigrati e dal loro contributo al processo di sviluppo ed internazionalizzazione di Umbertide. Luca Uccellani della Caritas ha invece sottolineato l’importanza di garantire a tutti il pieno rispetto dei diritti universali, mentre Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento per la pace ha invitato gli umbertidesi a proseguire nel cammino, seppur difficoltoso, della pace e del dialogo, contro l’intolleranza e l’indifferenza. Dal dirigente regionale Vestrelli infine l’auspicio che oggi ad Umbertide, grazie a questa iniziativa, sia stata scritta un’importante pagina di democrazia e dialogo. All’architetto Sannino è spettato il compito di illustrare il progetto attraverso la proiezione di slide. Il terreno acquistato dall’Associazione Islamica di Umbertide ha una superficie pari a 1.370 mq con una Suc di 784 mq; nel piano terra è prevista la realizzazione di una sala polivalente di 385 mq, con una capienza massima di 340 persone oltre ai servizi igienici; inoltre lateralmente si sviluppa un piccolo edificio su tre piani che conta al primo piano due aule didattiche di 67 mq e 13 mq ciascuna destinate alle attività di aiuto compiti e corsi di lingua, al secondo piano due sale riunioni di rispettivamente 36 mq e 54 mq con servizi igienici, al terzo piano gli uffici dell’associazione. Sulla copertura dell’edificio verranno inoltre installati pannelli solari e fotovoltaici mentre lo spazio esterno sarà organizzato in parcheggi ed area verde. Molti sono stati gli interventi dalla platea, a volte anche dai toni accesi, che hanno però permesso di analizzare a fondo il tema e sono stati l’occasione per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie.

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