‘Umbertide’ Cambia si presenta online

UMBERTIDE – Il movimento civico ‘Umbertide Cambia’ è pronto a scendere in campo per le prossime elezioni comunali previste per maggio. “Con la caduta della maggioranza del Pd si è aperto dopo settant’ anni un libro nuovo, che dobbiamo scrivere completamente. Noi, come movimento civico, ci impegniamo sulle cose utili per la città e non per favorire una parte politica. Per questo, da oggi, lanciamo le primarie del programma, con una piattaforma digitale aperta a tutti, con tavoli nelle strade e in apposite riunioni aperte”. La strategia adottata si basa su un coinvolgimento di tutti i cittadini per dare vita a un’alleanza per l’innovazione, aperta a tutti coloro che credono nel cambiamento. Il movimento ha le idee chiare e propone un programma da sviluppare articolato secondo un percorso chiaro e lucido: “Nei primi cento giorni di governo metteremo in atto alcuni provvedimenti urgenti: blocco del cantiere della Moschea e revoca del patto con l’associazione islamica: maggiore sicurezza e ordine pubblico con l’introduzione del controllo di vicinato e controlli quindicinali da parte delle Forze speciali da richiedere al Prefetto; taglio ai costi della politica su gettoni di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale per recuperare almeno centosettanta mila euro, la cifra del costo annuo della precedente amministrazione. Questi soldi andranno subito al sociale, in particolare trenta mila euro annui per il centro anziani Balducci, al bonus famiglia per asili nido; all’integrazione del reddito per famiglie e donne sole, al fondo per l’occupazione, alle borse di studio”. Umbertide cambia, inoltre, intende “sviluppare un nuovo modo di gestire il bilancio. Cosi introdurremmo la riduzione delle addizionali Irpef, da calcolare in base agli scaglioni del reddito. Contestualmente inizieremo il piano delle opere, del tutto nuove: costruzione della serra per disabili e della palazzina del ‘Dopo di noi’, la residenza per l’hospice. Insomma con noi, gli scempi del Puc2 e dell’ex fornace, difficili da ristrutturare, non avverranno. Importante, invece, saranno il recupero di alcuni siti industriali (ex Fagnus) per nuova occupazione, la definizione una iniziativa di sistema rivolta al commercio, finalizzata anche all’ipotesi di un centro commerciale naturale, un graduale cambiamento del modello agricolo”.

 

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