Unione dei Comuni, sindaci pronti ad andare avanti ma servono fondi

BEVAGNA – L’Unione dei Comuni, costituita nel 2001 e composta da otto piccoli comuni del comprensorio tra Spoleto e Foligno, è pronta ad andare avanti dopo il momento di grave crisi vissuto lo scorso inverno quando l’ex giunta comunale di Bevagna deliberò l’uscita dall’ente. A dirlo è l’attuale sindaco della città delle Gaite, Annarita Falsacappa, attuale presidente dell’Unione, dopo un incontro con tutti i sindaci coinvolti, chiesto con urgenza dal primo cittadino di Trevi.
“L’incontro – ha detto Falsacappa – è stato un’opportunità per riflettere sulla validità o meno della scelta fatta nel 2001, che ha portato alla costituzione dell’Unione dei Comuni ed anche per soffermarsi su quella che ad oggi appare come la questione più spinosa e cioè l’organizzazione del corpo unico di Polizia Municipale. Si è unanimemente riconosciuta la validità dell’Unione che ha reso possibile, da una parte, servizi più efficienti a costi più contenuti, assicurando, dall’altra, una crescita ed una forza contrattuale maggiore anche a livello regionale, essendo la nostra, l’unica Unione legalmente riconosciuta dalla Regione dell’Umbria”.
Il sindaco di Bevagna ha evidenziato i servizi si sono andati associando negli anni e, in particolare, ha fatto riferimento all’organismo di valutazione e controllo di gestione, alla formazione permanente del personale, al servizio informatico, alla gestione delle biblioteche, alla centrale unica di committenza, alle attività di pianificazione di protezione civile e di coordinamento di primo soccorso. Da ultimo, nel 2013, è iniziato il percorso di associazione della Polizia municipale, che ha visto completato l’iter il 1 giungo 2015, con l’adesione di Trevi e di Bevagna.
“A detta di tutti – ha spiegato – associare questo servizio è molto complesso e lo è ancora di più quando la copertura economica è insufficiente per garantire un personale adeguato. Non possiamo nascondere che la situazione di crisi che ha colpito anche l’Umbria e quindi i nostri comuni, la carenza di fondi, le difficoltà oggettive nel mantenere attiva la struttura dell’Unione, non abbiamo procurato una fase di fatica e di pesante staticità. Il perdurare di questa situazione risulta particolarmente gravosa in particolare nella già complessa gestione del corpo unico della polizia municipale, al punto da mettere in discussione l’esistenza dell’Unione stessa”.
Nonostante queste serie ed oggettive difficoltà, di cui il sindaco di Trevi si è fatto più volte portavoce, persiste la convinzione della validità delle premesse che portarono alla formazione dell’Unione e la necessità di uno sforzo per poter proseguire. “I problemi non dipendono da una mancanza di volontà politica – ha concluso Falsacappa – o dall’organizzazione interna, bensì da un reale problema. D’altro canto la riaffermazione della fiducia nell’Unione si è evidenziata anche nella solidità dei legami tra gli otto comuni e, cosa necessaria, nella richiesta di elargizione di contributi economici da parte della Regione che permettano di affrontare le numerose criticità. Nella stessa direzione, l’approvazione della Convenzione con la Provincia per iniziare una progettazione europea che ci auguriamo porti a benefici comuni”.

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