L’anno di Burri
di Pierluigi Castellani
Il 12 marzo del 1915 nasceva a Città di Castello Alberto Burri. A cent’anni dalla nascita ed a venti dalla morte sono molte le iniziative messe in cantiere per ricordare la figura di questo straordinario artista, che ha segnato profondamente la seconda metà del novecento contribuendo a riscrivere la mappa dell’arte contemporanea. Burri è un altro umbro che si aggiunge ai tanti che nel passato hanno arricchito il panorama dell’arte nel nostro paese. Ai più forse il nome di Burri ricorda soltanto i “sacchi” che tanto scalpore fecero nei primi anni cinquanta. Ma in quella provocazione ci fu un modo nuovo e nello stesso tempo antico di declinare il linguaggio dell’arte. Burri dando dignità artistica ai suoi sacchi ricorda a tutti che l’arte nasce dalla realtà,dalla materia, anche dal deposito più comune della nostra quotidianità. Fu un’anticipazione di quanto poi in America avvenne con la pop art, ma un’anticipazione densa di una poetica più vicina all’uomo rispetto alle spesso fredde elaborazioni dei Rauschenberg, dei Lichtestein, dei Warhol. In Burri è la materia che recupera tutta la sua essenzialità e bellezza. E questo non avviene solo con i sacchi di juta, ma anche con i cellotex, i cretti, l’acciaio nella sua lucentezza o il legno con accenni di combustione. Ma non si dimentichi il colore, che per Burri spesso è squillante, ben scansionato e ben contornato a segnare una precisa destinazione nella vita dell’uomo.
Burri tornava spesso nella sua Città di Castello. E’ rimasto un umbro attaccato alla terra , alla materia di cui è fatto il nostro paesaggio, il nostro ambiente, ma anche le nostre fabbriche, alla sapienza artigianale di chi ha saputo trasformare i materiali in utensili, aratri, case. A tutto questo Burri ha dato sapienza ed arte, riscattando anche lo scarto, ma che scarto non è più quando incontra la mano dell’uomo, che lo utilizza. C’è in Burri la sapiente valorizzazione del gesto dell’uomo che trasforma la materia, che con l’occhio la osserva e la riconduce ad un archetipo valido per tutti.
Le tante manifestazioni nazionali ed internazionali, che sono state ideate per celebrare Burri, serviranno anche per ricordare a tutti la dignità della terra in cui è nato e che lo ha consegnato al mondo.

