Appalti pilotati, tecnico della provincia di Perugia torna libero: Riesame revoca i domiciliari

Il Tribunale del Riesame del capoluogo umbro ha revocato la misura degli arresti domiciliari per il tecnico della provincia di Perugia, ora in pensione, responsabile della viabilità del comprensorio Perugia-Trasimeno arrestato diversi giorni fa con l’accusa di corruzione. Nel mirino della Procura della Repubblica di Perugia erano finite alcune procedure per i lavori delle strade provinciali 300/1 di Porto da 14mila euro e quelle da 100 mila euro per i lavori sulle strade provinciali 308 di Città della Pieve e 318/4 di Pila e 344/1 di Castel del Piano. L’indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e telematiche. Il geometra della provincia di Perugia è accusato di aver preso accordi verbali con l’aggiudicatario dei lavori. In un episodio, una cimice messa dagli investigatori ha consentito di riprendere una busta lasciata sul tavolo del dipendente della provincia di Perugia, negli uffici di Magione, con dentro buoni carburanti per 400 euro. Dopo un mese è arrivata la decisione del Riesame: per i giudici non esiste più il pericolo di reiterazione. Del resto, il tecnico della provincia è ormai in pensione da diversi mesi e non potrebbe più commettere reati della stessa specie. Il Tribunale del riesame ha revocato anche le altre misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Perugia nei confronti di un dipendente del Consorzio di Bonifica che era agli arresti domiciliari, dell’amministratore di un’azienda anche lui agli arresti domiciliari. Solo per un secondo imprenditore è stata disposta la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con il divieto temporaneo di contrarre  con la pubblica amministrazione.