Fantoccio a testa in giù con il volto di Bandecchi: indagini in corso. Lui: “Bella c….ta avete fatto voi di sinistra”
Un fantoccio con il volto del sindaco di Terni Stefano Bandecchi e appeso a testa in giù è stato lasciato sabato sera davanti alla sede del Comune. E’ stato sequestrato dalla polizia che indaga anche analizzando le immagini disponibili. Sul fantoccio è stato trovato un foglio con parte del testo di una canzone “Rigurgito Antifascista” dei 99 Posse e Banda Bassotti. Bandecchi ha replicato subito alla provocazione in un video postato sui social. “Bella c….ta che avete fatto voi di sinistra -ha detto -Avete appeso il pupazzetto a testa in giù e scatenato la digos, vi siete tirati addosso le ire di mezzo mondo” e “siete rimasti al periodo fascista. Mi avete fatto incazzare perché da qui in avanti chiunque dica che è di sinistra veramente rischia”. Il sindaco di Terni si è detto “meravigliato” di alcuni sindaci e istituzioni che stavano alla sfilata di sabato e hanno prodotto quello che è successo. “Ora – ha detto – vi danno la caccia, vi beccheranno e avete fatto una figura…. Della vostra solidarietà me ne sbatto perché siete ipocriti. E ci siamo detti tutto”. Il gesto compiuto da ignoti sta suscitando comunque tante polemiche. “Condanniamo con fermezza il gesto compiuto nella notte contro il sindaco Bandecchi e chiediamo che siano immediatamente rese pubbliche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, per individuare i veri responsabili e fugare ogni dubbio” ha chiesto la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli. L’esposizione di un fantoccio raffigurante il sindaco, aggiunge Pavanelli, “è un atto inaccettabile, estraneo alla cultura democratica e civile della città. Un gesto che nulla ha a che vedere con la grande e pacifica mobilitazione di sabato scorso”. Il deputato ternano di Forza Italia, Raffaele Nevi, ha espresso “solidarietà piena al sindaco di Terni che è stato fatto oggetto di gravi minacce di morte, con un manichino appeso a testa in giù”. Nevi si è detto preoccupato “per il clima che si sta generando in città” e rivolge un appello a tutti (innanzitutto al sindaco) “ad abbassare i toni e tornare ad un linguaggio consono a chi ricopre ruoli istituzionali”.

