Un “Papa straniero” per l’Azienda ospedaliera di Terni ? Le voci di corridoio

E’ rimasto solo lui, su quattro direttori generali uscenti tre sono nuovi (Ciotti, Noto e D’Urso) mentre il quarto si deciderà a settembre. Andrea Casciari, direttore dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, è l’unico sopravvissuto dei direttori scelti dalla giunta Tesei. Il suo contratto scadrà a settembre quando la Giunta Regionale sarà chiamata a fare l’ultima nomina pesante della sanità umbra. I suoi precedenti colleghi sono tornati tutti a casa: Nicola Nardella l’unico che si è dimesso dopo le elezioni, Giuseppe De Filippis, Massimo De Fino chiamato un anno e mezzo fa in Basilicata e sostituito da Piero Carsili. L’unico superstite è proprio Casciari, direttore di lungo corso, perugino, chiamato dalla giunta Tesei a salvare l’Azienda Ospedaliera di Terni. Si è insediato al Santa Maria nel settembre 2022 quando la Giunta regionale gli assegnò la responsabilità dopo le dimissioni di Pasquale Chiarelli. Lo spoils system della giunta Proietti potrebbe travolgere anche l’ultimo sopravvissuto ? Non si può escludere, almeno così dicono voci di corridoio. In queste ore gira (solo per fare un esempio) anche il nome di Cristina Clementi, segretaria della Giunta Regionale che qualche mese fa molti davano già direttore generale della Usl Umbria 2. All’ultimo però è arrivato l’umbro Roberto Noto, con un curriculum difficile da pareggiare. Sfumata la Usl Umbria 2, Cristina Clementi con un passato ricco di tante esperienze, arrivata in giunta regionale dopo un passaggio all’Azienda ospedaliera di Perugia, sarebbe pronta per il grande salto. Casciari però va avanti con tranquillità e non ricorre al Maalox. Assicura che non avverte sintomi di bruciore e acidità eccessiva. In attesa di conoscere la decisione, restano due considerazioni: dei tre nuovi direttori generali delle aziende sanitarie umbre due vengono da fuori (Ciotti e D’Urso). Un emiliano (Ciotti), un romano (D’Urso); due direttori con un passato all’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma (D’Urso e Donetti). Chi sarà il prossimo “Papa straniero” ?