La povertà cambia anche in Umbria: alla Caritas tante famiglie con un lavoro

La povertà “cambia”. Prima lo stereotipo era la persona disoccupata ma oggi non è più così. “Un 20% delle famiglie aiutate hanno un lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio che però non è sufficiente a garantire una vita dignitosa” rivela don Marco Briziarelli, direttore della Caritas di Perugia. Lo ha spiegato in occasione dell’edizione 2025 dei Vinarelli a Torgiano dove gli è stato assegnato il premio per la solidarietà. Riconoscimento andato anche alla direttrice del Serafico di Assisi Francesca di Maolo. “Tra il 2019 e il 2020 – ha detto don Briziarelli – gli italiani che si rivolgevano alla Caritas erano 6-7 per cento e oggi superano il 25%. A farci capire che l’aumento dalle 1.600 famiglie aiutate nel 2019 alle 3.500 quasi attuali è dovuto anche alla fragilità del territorio. Basta a volte un semplice intoppo per far entrare alcune famiglie nel giro del sovra indebitamento: un cambio gomme o un apparecchio per i denti dei figli” La Caritas di Perugia in questo momento ha numeri importanti: aiuta 3.471 famiglie e più di 12 mila e 500 persone, con oltre 17 mila ascolti fatti nel 2024, più di 1.800 famiglie che frequentano gli empori, oltre una trentina quelle in accoglienza, 14 ospiti al dormitorio e oltre 200 persone al giorno che ricevono un pasto caldo nelle due mense mentre oltre 1000 sono gli accessi alla farmacia solidale. La Caritas ha inoltre erogato 300 mila euro di contributi per le bollette. “Una situazione oggettivamente importante su un territorio che vive di tanta solidarietà” ha sottolineato don Briziarelli.