Gubbio, Fiorucci e Damiani i nuovi assessori di Stirati
GUBBIO – Stirati chiude il rimpasto senza grossi colpi di scena. L’operazione è stata quella anticipata ieri su queste colonne: la gamba civica della maggioranza, “Scelgo Gubbio”, rinuncia ad un assessore e lascia il posto di Lorenzo Rughi ad un esterno, il manager del turismo Oderisi Nello Fiorucci, andando ad un rafforzamento dell’altro assessore rimasto, Giordano Mancini. Al posto di Francesco Pierotti, i Socialisti piazzano in giunta Gabriele Damiani.
Fiorucci, classe 1958, può contare una laurea in giurisprudenza e grande esperienza professionale e di management nel settore turistico, docente ricercatore e con vari ruoli svolti in diversi istituti pubblici e privati. Per lui le deleghe “politica, incentivazione, promozione turistica in una visione integrata città/territorio, dando risalto alla comunicazione e ai valori attrattori delle eccellenze quali artigianato e produzioni agro-alimentari di qualità”. Le competenze sulle “politiche di investimento e di acceleratore per le imprese nonché il commercio”, passano invece all’assessore Mancini che mantiene l’ossatura fondamentale di bilancio, tributi, politica economica. L’altra figura nuova della compagine Stirati, è Gabriele Damiani, trentenne con esperienze di volontariato e impegno in relazioni con il mondo giovanile e associazionistico. A lui, attualmente presidente Avis, vanno le deleghe lasciate da Pierotti e in particolare sport e gestione impianti sportivi, ma anche la partecipazione, le politiche giovanili e la toponomastica. Invariate le deleghe alla vice sindaco Cecchetti, l’assessore Augusto Ancillotti unisce alle sua competenze anche la gestione dei Gemellaggi. Si rafforza per l’assessore Lorena Anastasi l’impegno già portato avanti nel campo nell’ammodernamento e riorganizzazione delle strutture e dei servizi, dell’innovazione informatica e della comunicazione, della trasparenza e valorizzazione delle risorse umane, con progetti quali agenda digitale, ‘smart city’ e diffusione fibra digitale. Al sindaco restano le deleghe dell’urbanistica e del Centro Storico, il coordinamento del ‘pool’ dei Fondi Europei, della Polizia e sicurezza urbana, delle società partecipate come ‘Gubbio Cultura Multiservizi’ per la quale è stato emesso il bando per il nuovo amministratore. Alla Tasso i Lavori pubblici.
“Ogni settore è strategico e fondante ma deve saper interagire con gli altri, soprattutto in un momento di grande sofferenza economica e difficoltà di sopravvivenza per i Comuni d’Italia, fanalini di coda della politica nazionale ma enti più vicini alla collettività. Abbiamo lavorato per restituire serenità e autorevolezza alla città – ha detto il sindaco – Mi sento come un soldato richiamato alle armi dopo un periodo di lungo congedo e intendo il mio operato come servizio e impegno, al di sopra delle parti. La logica delle ‘camarille’ non mi appartiene, e agisco nell’interesse di tutti”.

