Lingua blu, allevatori umbri protestano: “La burocrazia ci schiaccia”. Ancora nessun ristoro
Gli allevatori umbri colpiti dall’epidemia di Blue tongue (Lingua blu) aspettano ancora gli indennizzi. E’ la denuncia fatta da Coldiretti Umbria che, pur riconoscendo l’impegno messo dalla regione, contesta i ritardi che si registrano nella erogazione dei ristori previsti. Gli allevatori, nonostante la malattia abbia causato perdite economiche consistenti dovute alla morte di capi di bestiame e alla riduzione della produzione, ancora non hanno ricevuto un euro. I piani di ristoro sono stati avviati tre mesi fa ma gli allevatori umbri attendono ancora gli aiuti e protestano chiedendo risposte concrete. “I tre mesi di ritardo dalla pubblicazione della delibera – precisa Coldiretti Umbria – non solo vanificano totalmente la tempestività messa in campo ma continua a schiacciare gli allevatori che hanno visto in poco tempo i propri allevamenti decimati. La vita e il lavoro negli allevamenti, non possono di certo aspettare i tempi della burocrazia che, ancora una volta, sembrano rallentare pure quelle utili decisioni politiche”. Per Coldiretti è urgente che si intervenga immediatamente per garantire liquidità e sostegno alle imprese che hanno subito perdite. Senza l’apertura del bando e le relative procedure di accesso, gli allevatori non possono ancora presentare domanda né ricevere gli indennizzi promessi. Per questo Coldiretti chiede alla Regione di passare “dalle delibere ai fatti”.

