Omicidio dello spoletino Stefano Bartoli: condannato a 24 anni Erjon Behari

La Corte d’Assisi di Terni ha condannato a 24 anni e 1 mese di reclusione Erjon Behari per l’omicidio dello spoletino Stefano Bartoli di 28 anni. Il pubblico ministero Alessandro Tana aveva chiesto la condanna all’ergastolo per il 44enne albanese. La Corte d’Assise, presieduta da Simona Tordelli, ha riconosciuto all’imputato l’equivalenza fra le attenuanti generiche e l’aggravante contestata dei futili motivi. Behari, rilasciando dichiarazioni spontanee, ha spiegato che Bartoli si era presentato a casa sua per recuperare un cellulare e di aver preso un coltello da cucina  perché spaventato. La sua intenzione non era quella di voler uccidere il 28enne spoletino. Secondo gli inquirenti, Bartoli fu ucciso con una coltellata al petto al termine di una lite. Era la sera del 20 luglio 2024 quando in via Due Giugno (dove viveva Behari), nel quartiere Casette di Spoleto, Stefano Bartoli fu ucciso. Il 28enne ferito riuscì a raggiungere l’abitazione di un vicino e fu una donna a chiamare il 118. Fu poi trasportato al Pronto soccorso di Spoleto dove è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate. Per l’avvocato Andrea Bellingacci, la sentenza rende giustizia a Stefano e ai suoi familiari. La difesa del 44enne albanese ha invece annunciato ricorso in appello dove intende “reiterare” la richiesta di una nuova perizia psichiatrica per Behari.