Perugia, a Ponte Felcino strada intitolata al sindacalista Pomini
PERUGIA – Si è tenuta, questa mattina, a Ponta Felcino la cerimonia di intitolazione a Roberto Pomini della strada tra Via del Boccio e Via Euridice, alla presenza del Sindaco Romizi, dell’Assessore Wagué, del Segretario regionale della Cisl Ulderico Sbarra, delle figlie dello stesso Pomini e di molti appartenenti al sindacato. Pomini, infatti, è stato il primo segretario regionale della Cisl Umbria, alla fine degli anni ’60, con il quale –è stato ricordato- ha fatto molte lotte per i diritti dei lavoratori, diventando un simbolo della Cisl locale e un riferimento per la città. “E’ questo -come ha sottolineato l’Assessore Wagué in apertura della cerimonia- uno dei motivi per cui la commissione toponomastica ha accolto la proposta del sindacato all’intitolazione.
“Non a caso abbiamo scelto una strada di Ponte Felcino -ha spiegato lo stesso Sbarra- un’area industriale in cui sono state fatte molte battaglie sindacali. Quando Roberto Pomini arrivò a Perugia -ha ricordato ancora il Segretario regionale- si credeva in valori fondamentali, che il sindacato oggi ha ancora il compito di riaffermare.”
La figura di Pomini è stata ricordata questa mattina da molti rappresentanti della Cisl Umbria, che hanno avuto l’opportunità di lavorare al suo fianco, e dalle figlie, che hanno raccontato la passione, la convinzione e l’umanità del padre nell’affermazione dei diritti dei lavoratori.
“La vostra presenza qui -ha concluso il Sindaco, rivolto ai presenti- testimonia il forte attaccamento a Roberto Pomini. Sicuramente non basta un’intitolazione, ma è un piccolo gesto utile a recuperare la memoria di un personaggio che ha contribuito a scrivere la storia della città. Dalle vostre testimonianze affettuose si capisce quanto egli sia stato “maestro” per ognuno di voi -ha proseguito Romizi- ancor più importante in questi tempi, in cui trovare punti di riferimento sembra essere più difficile, un esempio di coerenza e di convinzione nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.”

