Gabrielli ad Assisi per incontrare i ragazzi: “Recuperiamo il deficit di credibilità delle istituzioni”

ASSISI – Cita Livatino, Corrado Alvaro e Gaber il prefetto Franco Gabrielli al Lyrick, davanti ad oltre 800 ragazzi degli istituti scolastici umbri in una mattinata tutta dedicata alla legalità. U intervento appassionato, alla fine di un evento dedicato alla formazione e alla creazione di una cittadinanza attiva e consapevole, realizzato per ringraziare gli studenti dell’Istituto Bernardino di Betto, che hanno donato al commissariato di polizia di Assisi alcune opere d’arte. “La libertà è partecipazione – dice Gabrielli – e questo evento vuole andare in questa direzione. La nostra società – ha proseguito – è molto rancorosa e lo stesso bullismo è un accanimento nei confronti di chi riteniamo al di fuori degli schemi. Il problema della nostra società è il deficit di credibilità delle istituzioni. Un giovane magistrato come Livatino ha infatti detto “Quando moriremo non ci chiederanno se siamo stati credenti ma credibili”.

“Noi adulti abbiamo una grande  responsabilità nei vostri confronti. Dobbiamo farvi riappropriare della vita pubblica. Dobbiamo interrogarci se vi abbiamo dato l’esempio giusto. Questa è la polizia che amo, la polizia severa con chi delinque, che e custode della legalità ma anche la polizia che si fa partecipe dei bisogni degli altri, che sta in ascolto e che sa cogliere la differenza tra chi sbaglia perché ha interesse a sbagliare o chi sbaglia perché è in una condizione di necessità. Se le comunità ci sentono parte, abbiamo raggiunto la nostra missione. Ragazzi che sono andati al di là di una mera espressione figurativa”. Intervento accalorato e sentito, che ha fatto da conclusione ai saluti del questore Bisogno, che ha richiamato il messaggio della non violenza di Aldo Capitini. Il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro contributo alla sicurezza della città. Il procuratore Fausto Cardella ha detto di essere onorato e ha ringraziato la polizia. Il vescovo Domenico Sorrentino ha ribadito quanto la giornata sia stata in sintonia con quanto voluto dalla chiesa. Il prefetto Cannizzaro ha sottolineato il grande ruolo della scuola.

Non sono mancati gli ospiti più “particolari”. E’ stato il caso di Pif, Pierfrancesco Diliberto, che in collegamento skype ha ricordato che “i giovani possono essere distratti ma non stupidi. E il mito degli antieroi, creati dalle fiction, non mitizza alcunché. Il problema – ha detto – è quando si racconta qualcosa che non è vero. Più di cosa nostra capire quale è colpa nostra, perché le mafie vivono su piccoli compromessi. La mafia vuole essere padrona della nostra vita, ma siamo noi i padroni della nostra vita. Combattere la mafia significa combattere per la nostra libertà”. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, ha ribadito che l’importanza della scuola è notevole, ma si parte dall’insegnamento del rispetto. Importanti anche i contributi del pugile Roberto Cammarelle, della commissaria De Luca e di padre Mauro Gambetti. “Oggi – ha detto Gambetti – la prima trasgressione è essere normali”.

All’incontro era presente anche la signora Alma vedova di Emanuele Petri, ma anche la presidente della Regione Catiuscia Marini e dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi.

Dopo essere stato accolto dal questore di Perugia e dal dirigente del commissariato, ha inaugurato l’esposizione permanente delle opere d’arte realizzate e donate ai poliziotti dagli studenti del liceo artistico “Bernardino Di Betto”. L’esposizione si trova all’interno del commissariato di Assisi, intitolato a Emanuele Petri, il poliziotto ucciso nel 2003 per mano delle Brigate Rosse. Era presente anche la signora Alma vedova di Emanuele Petri.

“La costruzione della cultura della legalità comincia fin dalle scuole. Ed è per questo che la giornata di oggi al Lyrick, con oltre 800 ragazzi, è stata un esempio di buona pratica in cui scuola, polizia di Stato e istituzioni si mettono in rete con l’obiettivo della nascita di una vera cittadinanza attiva”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, a margine dell’evento organizzato al Lyrick di Assisi dalla polizia di Stato, alla presenza del prefetto Franco Gabrielli. “Una giornata che va nel senso di far riappropriare i giovani della vita pubblica – prosegue la presidente Porzi, in una nota della Regione – coinvolgendoli e ascoltandoli e ponendo al centro dell’attenzione le loro problematiche e le loro istanze.
Un modus operandi che ho portato anche a Palazzo Cesaroni, attraverso una grande apertura ai giovani, ma soprattutto una grande sinergia con le Istituzioni che operano nella formazione perché è proprio il gioco di squadra ad essere capace di portare grandi risultati”

 

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