Città di Castello-Spoleto domani si vota, rischio astensione e ultimi appelli. I rumors e gli endorsement della vigilia
Andrea Sisti ha chiuso la campagna elettorale a Montebibico , piccola frazione di Spolero, verso il valico della Somma, prima ha incontrato gli elettori a San Giacomo. Sergio Grifoni, invece, è tornato di nuovo a San Nicolò , insieme alla governatrice Donatella Tesei e gli assessori regionali Coletto e Agabiti. Da questa mattina è silenzio elettorale, è vietato fare campagna elettorale e queste ore che precedono l’apertura dei seggi consentirà ai cittadini di Spoleto e Città di Castello di riflettere sul voto in totale autonomia. Il rischio astensione preoccupa però tutti, così i quattro candidati rimasti in campo ( Secondi e Bassini nel capoluogo tifernate e Sisti e Grifoni nella città del Festival) hanno consumato le ultime ore di campagna elettorale per intercettare gli astenuti. Un compito arduo ma fondamentale. Infatti, il dopo Bacchetta e De Augustinis si giocherà sul filo di lana. Anche per questo l’incognita dell’affluenza preoccupa molto. I toni sono stati più o meno quelli della vigilia del primo turno e ognuno ha tallonato, metro dopo metro, l’avversario fino all’ultimo. Così fino a mezzanotte si sono susseguiti gli appelli per sedurre gli elettori, per provare a convincere gli indecisi e ad assicurare un governo della città di qualità. Ognuno ha provato ad indicare la direttrice e a garantire una giunta piena di competenze e novità. La parola d’ordine di queste ore è stata “discontinuità”, a Città di Castello come a Spoleto. Dopo la maratona “strada per strada” di questo mese di campagna elettorale mancano poco più di 24 ore all’apertura dei seggi: domani e lunedì mattina si voterà. A Città di Castello i cittadini saranno chiamati a scegliere tra Luca Secondi, sostenuto da Pd, Socialisti e due liste civiche e Luciana Bassini, che può contare sul sostegno del M5S e quattro liste civiche. Il primo turno si è concluso con Luca Secondi che ha raggiunto quota 33,7% dei voti, mentre Luciana Bassini si è fermata al 23,5%. Fuori dalla competizione Roberto Marinelli, candidato della Lega, al 21,6% e Andrea Lignani Marchesani, con Fdi e Forza Italia, che si è attestato sul 21,13%. Un ballottaggio quindi tutto all’interno del centrosinistra. Le novità però non mancano e sono anche clamorose. I candidati di centrodestra, senza alcuna remora, hanno manifestato un certo gradimento per la Bassini. Nessun apparentamento ufficiale ma di certo più di un endorsement a favore della candidata sostenuta anche dal M5S. Andrea Lignani Marchesani (Fdi) in un post su Facebook ha di fatto invitato i suoi sostenitori, pur senza nominarla, a votare per Luciana Bassini aggiungendo ” mai con il Pd e con chi ha precipitato la città nel declino degli ultimi decenni”. Per Lignani “va dato uno scossone e non è più il tempo di trincerarsi dietro pregiudiziali ideologiche”. Sulla stessa linea il segretario regionale di Fdi Franco Zaffini che chiede ai tifernati ” un cambiamento senza se e senza ma”. Stessa volontà e intenzione viene annunciata dalla Lega tifernate. Luca Secondi, invece, non teme sgambetti ed è certo che l’elettorato sceglierà di sostenere le sue proposte. Convinto di poter pescare voti anche nel bacino dei due candidati di centrodestra bocciati al primo turno. A Spoleto stessa cosa: ballottaggio tra Andrea Sisti (centrosinistra) e Sergio Grifoni (Fdi più civici) senza apparentamenti. Ma anche nella città del Festival dei Due Mondi non sono mancate le interlocuzioni. Grifoni deve recuperare 1.269 voti, tanti sono i voti che lo separano da Sisti. Al primo turno Andrea Sisti ha raggiunto il 32,69% dei consensi mentre Sergio Grifoni si è fermato al 25,26%. Al ballottaggio Grifoni potrà contare sul 7,49% di Paolo Imbriani, candidato Sindaco della Lega, che ha già annunciato di sostenerlo e sul 5,58% di Forza Italia. Meno certo è il sostegno di Maria Elena Bececco che, dopo i risultati non male del primo turno, ha preferito restare in silenzio. Andrea Sisti, invece, ha rifiutato l’apparentamento con la lista “Spoleto 2030” di Diego Catanossi (9,51%) e quello con Giancarlo Cintioli (12,82%). L’incognita affluenza resta comunque la preoccupazione maggiore dei candidati.