Furto aggravato al Silvestrini: indagata un’operatrice socio-sanitaria

PERUGIA – Indagini concluse da parte del pm Massimo Casucci contro una 45enne operatrice socio-sanitaria dell’ospedale di Perugia, dove era in servizio da anni, accusata di furto aggravato per quattro diversi episodi, a cominciare dal primo marzo 2016 quando, secondo l’accusa, avrebbe sottratto un portafogli di una collega all’interno dello spogliatoio ospedaliero e nella quale era contenuta la somma di 150 euro oltre che al bancomat, carta di credito, badge e altri documenti personali. L’avviso di conclusione indagini (415 bis) le è stato notificato nei giorni scorsi. Sempre a giugno del 2016 avrebbe compiuto un altro furto presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia; con la scusa di chiedere delle confezioni monouso di Nutella, sarebbe entrata nel reparto di Trapianto di Midollo Osseo sfilando dalla borsa di una collega infermiera 80 euro circa, approfittando della momentanea assenza e distrazione della proprietaria. E ancora un altro episodio quanto la donna indagata, dopo aver fatto uscire da una stanza del reparto di Geriatria una badante che in quel momento stava assistendo un paziente, le avrebbe rubato dalla borsa una banconota di venti euro mentre il giorno dopo, nello stesso reparto, sarebbe stata la responsabile del furto ai danni di un collega che aveva lasciato il proprio borsello dentro un armadietto per le medicine chiuso con le ante, per una somma pari a 50 euro. L’azienda ospedaliera dopo aver ricevuto denunce interne si è mossa ed ha fatto scattare l’inchiesta. Nel frattempo, per l’indagata, il giudice per le indagini preliminari Alberto Avenoso, aveva disposto la sospensione dell’esercizio del pubblico servizio di operatrice socio-sanitaria per la durata di un mese. La donna difesa dall’avvocato Massimo Rolla, si è sempre dichiarata innocente ed estranea ai reati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.