Perugia, liti per l’eredità e il Gip “separa” fratello e sorelle

PERUGIA – Non aveva digerito che il padre avesse lasciato uno stabile di valore anche alle sue sorelle. Per questo aveva iniziato a stalkerare le sue familiari, con l’obiettivo di estrometterle dall’edificio, impedendo loro anche di entrare. L’uomo, dopo la denuncia delle sorelle, è stato indagato per violenza privata, percosse e atti persecutori nei confronti della sorella e della sua famiglia e il Gip ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinarsi oltre i 500 metri ai luoghi frequentati dalla parte offesa.

L’indagine è partita dalla denuncia di una sorella che in Questura ha riferito che il fratello, dopo la morte del padre, ha messo in atto comportamenti violenti nei confronti suoi e dell’altra sorella, domiciliata da tempo fuori regione. Le motivazioni erano essenzialmente originate da motivi economici derivanti dalla eredità di un immobile di valore, le cui quote in proporzione sono state assegnate ai tre figli in parti eque. La parte offesa, che da sempre ne ha curato la gestione, è stata accusata dal fratello di disparità in suo danno; quindi, conseguentemente ha attuato comportamenti violenti nei suoi confronti. Questi si sono concretizzati in più occasioni in spinte, graffi, lesioni e tentativi violenti di estrometterla dal mettere piede nell’immobile ove lui aveva volutamente trasferito il proprio domicilio. Aggrediti anche il cognato, che ha sostenuto le difese dalla moglie.

Con il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica dopo che sono state raccolte dagli investigatori della Divisione Anticrimine numerose testimonianze univoche, il G.I.P. ha disposto il provvedimento restrittivo, motivandolo con la circostanza che i comportamenti illeciti dell’indagato denotano un notevole decadimento dei suoi freni inibitori, nel quadro di un ricorso abituale a comportamenti prevaricatori verso i familiari che hanno assunto un carattere ossessivo, sia pure con periodi di apparente recessività.

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