Perugia, rimpatrio coatto per noto spacciatore arrestato 11 volte

PERUGIA – Ieri gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno accompagnato fino a Tunisi un altro noto spacciatore che ha, contro la sua volontà, lasciato Perugia dopo molti anni. Hamed, 32enne, era arrivato in Italia, sbarcando illegalmente, nel 2007; nei due anni successivi ha vissuto in Liguria, a La Spezia e San Remo, ove è stato arrestato cinque volte per spaccio. Arrivato a Perugia nel 2009, ben presto è diventato un assiduo frequentatore dell’area della Stazione di Fontivegge. Qui viene arrestato sei volte, per spaccio di hashish, per resistenza a pubblico ufficiale e, una volta, mentre con un complice compie un furto in una abitazione.

Ha evitato l’espulsione, disposta dal Magistrato di Sorveglianza dopo una condanna, perché nel 2012 ha presentato istanza di protezione internazionale dichiarandosi perseguitato politico e chiedendo Asilo al nostro paese. Dopo il diniego delle sue istanze è stato accompagnato ad un C.I.E. da dove però è stato dimesso per motivi di salute.

Alla Questura, essendo prioritario per il contrasto della diffusione di stupefacenti nell’area di Fontivegge il suo allontanamento, non è rimasta alternativa che organizzare il suo rientro in Patria direttamente da Perugia, attraverso un oneroso e complicato dispositivo pianificato dal Dirigente l’Ufficio Immigrazione, Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca. Peraltro occorreva concludere le operazioni nel più breve tempo possibile anche perché il soggetto è da tempo in cura al Sert e necessita di assistenza medica adeguata. Il supporto operativo lo ha fornito la Squadra Mobile che ieri mattina all’alba, al momento opportuno, lo ha prelevato e condotto in questura.

In città aveva trovato in passato più sistemazioni alloggiative: un paio di appartamenti occupati abusivamente nella zona di Via del Macello, la palazzina dismessa delle F.S. , un garage di Via Mario Angeloni. Ma l’ultima dimora è sempre stata la sua preferita: lo stabile in disuso da anni di fronte alla Fonti di Veggio. Lì lo hanno scovato gli agenti della Sezione Contro la Criminalità Diffusa della Squadra Mobile all’alba e lo hanno consegnato ai colleghi dell’Immigrazione.

In poche ore il viaggio a Fiumicino e poi in aereo, ove è salito con la forza, sino a Tunisi ove è giunto sano e salvo, nonostante tutti i suoi tentativi di resistenza. Appare evidente dai suoi comportamenti come si realizzi soprattutto attraverso questi faticosi servizi una efficace strategia di contrasto allo spaccio al minuto nelle nostre piazze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.