Truffa aggravata: condannato l’ex vicesindaco di Norcia
NORCIA – Condanna in primo grado a sei anni per l’ex vicesindaco di Norcia Adriano Di Stefano per truffa aggravata. Con questa motivazione, oltre che per alcune violazioni al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, l’ex vice primo cittadino della città di San Benedetto dovrà pagare una multa di 10 mila euro e di circa 155 mila euro di provvisionali in favore di sei parti civili, tra risparmiatori e banche coinvolte, mentre i risarcimenti saranno stabiliti in sede civile. Interdetto per cinque anni anche dai pubblici uffici. È stato invece assolto dal reato di falsità in scrittura privata (depenalizzato) e da violazioni sul Testo unico in materia bancaria e creditizia. Con questa prima sentenza viene fatta giustizia per i risparmiatori che tra il 2007 e il 2011 avevano affidato al promotore finanziario quasi ottocento mila euro poi spariti nel nulla. Gli interessati sono circa dieci, compresa la Pro Loco di Norcia che si è costituita parte civile – anche se in questo caso si è trattato della gestione di sponsorizzazioni per la manifestazione Oro Norcia tenutasi nel 2009 – , a fronte di una trentina di parti offese individuate durante le indagini. Il giudice Delia Anibaldi, dopo tre anni e mezzo di processo, ha emesso la sentenza, dopo la requisitoria del procuratore capo Alessandro Cannevale che nel 2016 aveva chiesto la condanna a sette anni di reclusione e risarcimenti per 12,8 milioni di euro. Emesse anche nove condanne per ricettazione dal momento che gli assegni circolari e i contanti affidati dai clienti a Di Stefano, sono stati poi rigirati ad altri clienti che li hanno incassati per recuperare alcune somme perdute. Durante la lettura della sentenza, assente sia l’imputato che l’avvocato di fiducia Migno. A rappresentare Di Stefano, era presente l’avvocato Aiello, che nella sua arringa, aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato.