Per l’Umbria un’estate quasi normale:indice di contagio 1,94 e incidenza nuovi casi appena sopra soglia criticita’. Un trend sotto controllo
La percentuale di positivi in Umbria resta sempre sopra il 2%, ieri è stata del 2, 32% un po’ meno di giovedì quando è salita al 3,13%. Un trend che sale ma che resta ancora sotto controllo anche perché i ricoveri sono scesi a 19 e in terapia intensiva resta un solo paziente. ” Possiamo vivere un’estate quasi normale “, ha detto ieri il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza, perché ” misure come il green pass possono in questo momento limitare, laddove ci sono spazi di aggregazione, le possibili conseguenze”. Sulla percentuale di positivi l’ Umbria, più o meno, è in linea con la media nazionale: ieri il tasso di positività nazionale è stato del 2,7% ( 2,32% in Umbria) mentre giovedì è stato del 3,4% ( in Umbria era stato del 3,13%). Nel frattempo il Ministero della Salute e l’ Istituto superiore di sanità hanno diffuso il monitoraggio settimanale sull’ incidenza dei nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Si tratta di un dato che riflette l’aumento dell’ Rt . Ci sono forti differenze tra regioni con alcune che registrano valori più alti come la Sardegna (134,8 ogni 100 mila abitanti) e il Veneto (102). L’ Umbria sta in mezzo con una incidenza superiore alla soglia critica di 50 nuovi casi ogni 100 mila abitanti e un indice di contagio (Rt) dell’ 1,94. Due dati non del tutto rassicuranti che collocano l’ Umbria non tra le regioni più virtuose come Abruzzo (1,23), Molise (0,31) e Campania (1,2). Resta comunque una posizione, quella della nostra Regione, che consente di poter vivere ” un’estate quasi normale”. Continua a decrescere l’età mediana di chi contrae l’infezione, questa settimana a 27 anni. Quella relativa al ricovero resta stabile, è a 52 anni. Anche l’età mediana in terapia intensiva è stabile, poco sopra i 60 anni. Nessuna regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica o terapia intensiva.