Sanità, la Regione blocca le assunzioni compreso il turn over: i conti non tornano. In Umbria mancano quasi 300 medici, di cui 69 primari

L’ordine sarebbe già partito e porta la firma del direttore della sanità Massimo D’Angelo: “soprassedere da subito ad ogni assunzione, compreso il turn over”. Insomma, i numeri non tornano e l’assenza di personale sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario regionale. Secondo la federazione Cimo-Fesmed, il sindacato dei medici dirigenti, in Umbria mancano 285 dottori, di cui 69 primari. Niente assunzioni quindi, nemmeno l’avvicendamento della forza lavoro che ha cessato il rapporto con le aziende sanitarie e ospedaliere della nostra Regione.  Ecco, che allora viene fuori prepotentemente la questione “buco” di bilancio, sollevata da mesi dalle forze di opposizione (Pd e M5S) che chiedono di conoscere esattamente la situazione dei conti della sanità umbra. Ma è la stessa lettera di D’Angelo a rivelare la ragione del blocco totale delle assunzioni: “Soprassedere ad ogni assunzione in attesa delle specifiche azioni di rientro dalla sforamento che dovranno essere a breve definite e comunicate da questa amministrazione”. La lettera è del 26 agosto e l’obiettivo sarebbe quello di evitare ulteriori disavanzi. C’è un rischio default per la sanità umbra ? Per Tommaso Bori, consigliere e segretario regionale del Pd, si,  “appare a tutti gli effetti sull’orlo del commissariamento”; per la maggioranza di centrodestra, invece, si tratterebbe di un momento difficile dovuto ad alcuni mancati rimborsi delle spese extra dovute al Covid e agli aumenti dei costi dell’energia. Per la prima volta però, in una lettera ufficiale della Regione, compare ufficialmente la parola “sforamento”. Un passaggio che certifica una difficoltà di bilancio tanto da richiedere il blocco totale delle assunzioni “da subito”, compreso il turn over. Eppure negli ospedali manca il personale, medici e infermieri sono ridotti allo stremo, in molti reparti si lavora sotto organico. Ieri mattina i sindacati hanno incontrato la giunta regionale, hanno denunciato ancora una volta la drammaticità della situazione e chiedono interventi urgenti. Basta parole, basta promesse e impegni non mantenuti, e soprattutto basta “passarelle di cortesia senza contenuti”, hanno denunciato Vincenzo Sgalla e Tatiana Cazzaniga della Cgil. Dopo tanti incontri e tavoli istituzionali – compreso quello con l’Università – la situazione non è cambiata affatto, anzi è peggiorata. ” Le mancate assunzioni – aggiungono i due rappresentanti dei lavoratori – stanno sempre più mettendo in ginocchio il sistema sanitario umbro, con enormi sacrifici del personale e un inaccettabile allungamento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie”. La situazione si sta facendo bollente, la gente è arrabbiata e il personale è allo stremo.