Metrobus Perugia, scontro Ferdinandi-Scoccia: centro sinistra “Fare chiarezza”, centro destra “Opera strategica”

“In merito al progetto Metrobus, riteniamo sia necessario fare chiarezza e rivedere criticamente le scelte fin qui adottate dal Comune di Perugia”: è quanto afferma la coalizione “Alleanza per la Vittoria”. Per la coalizione che sostiene la candidatura di Vittoria Ferdinandi “la decisione di realizzare quest’opera è stata presa in maniera affrettata e senza alcuna forma di partecipazione da parte dei cittadini residenti nei quartieri interessati dal nuovo servizio di mobilità pubblica, e più in generale, di tutta la città”. Il progetto, finanziato attraverso risorse del Pnrr, “non rientra in una visione complessiva della della mobilità di Perugia, ma risulta scollegato rispetto a un sistema di traposto pubblico che dovrebbe essere rivisto e ripensato nella sua interezza, senza interventi di grande impatto che invece condizionerebbero ogni scelta futura”.  Per “Alleanza per la Vittoria” l’opera ha bisogno “di una seria e compiuta riflessione, sia in termini di tempi che di implementazione”. In riferimento alla eredità che sarà lasciata alla prossima amministrazione, la coalizione di centrosinistra fa sapere che “è nostra intenzione convocare una grande iniziativa di partecipazione per rivedere il progetto in base alle esigenze dei cittadini e aprire immediatamente un dialogo con il governo per segnalare tutte le azioni migliorative individuate grazie al confronto con i cittadini”. L’obiettivo è chiaro: ” Ristabilire subito un corretto rapporto di coinvolgimento e ascolto della comunità, che non passi attraverso un sito internet (Metrobusperugia.it) appositamente creato solo per realizzare una vetrina di marketing dove mostrare colorate animazioni digitali, senza mostrare davvero il percorso del Metrobus, il suo impatto sulla città, i suoi veri numeri”. Altrettanto chiaro il finale. “Non possiamo permettere che questo progetto si trasformi in un binario morto”. “Dobbiamo valutare insieme ai tecnici e ai perugini – si sottolinea ancora – i costi e i benefici effettivi del Metrobus in termini di miglioramento del trasporto pubblico cittadino e di qualità della vita di tutti. Molti aspetti dovevano essere approfonditi, chiariti e resi pubblici prima di arrivare alla fase di apertura dei cantieri, peraltro già slittata di mesi”. Alla presa di posizione di “Alleanza perla Vittoria” risponde immediatamente la candidata di centrodestra  Margherita Scoccia. “Dobbiamo difendere lo sviluppo delle opere strategiche della città da chi, a ogni progetto, continua a dire di no. Il Movimento 5 Stelle. dopo l’incertezza sul Nodo di Perugia, ha scelto pochi giorni fa di scagliarsi contro il Metrobus. Ma dimostra di non conoscere l’importanza e la portata dell’opera, continuando a proporsi come il primo nemico dello Sviluppo di Perugia”, ha replicato Margherita Scoccia ribadendo la fiducia nel progetto Metrobus in risposta alla presa di posizione della coalizione di centrosinistra che ha dichiarato la necessità “di fare chiarezza e rivedere le scelte fin qui adottate”. “Interrompere ora la realizzazione dell’opera finanziata con i fondi europei significa non solo rinunciare al finanziamento ottenuto e ai benefici del progetto – spiega Scoccia in una nota – ma anche esporre l’ente al rimborso delle spese già anticipate, con reali rischi di sovraesposizione del debito. Dico questo perché una politica responsabile deve partire dalla volontà di migliorare i progetti senza comprometterne l’esito, nell’ottica di tutelare l’interesse della città e della sua amministrazione”. Per Margherita Scoccia ” il Bus Rapid Transit è una risposta concreta a un tema complesso come quello della viabilità a Perugia. Si tratta di un sistema di trasporto di mobilità sostenibile che funziona già molto bene in Francia, Germania e Regno Unito. E’ stato finanziato per circa 110 milioni di euro con i fondi Pnrr ma era stato ideato prima che il Comune riuscisse a intercettare i finanziamenti europei. Siamo molto soddisfatti che siano tutte imprese locali a lavorare, perché ciò riporta sul nostro territorio investimenti e lavoro”.