Alta Velocità, dopo la partenza, si ragiona sugli sviluppi futuri

PERUGIA – Ormai anche l’Umbria ha la sua Alta Velocità. Dopo la partenza del primo Frecciarossa nella storia umbra e le oltre mille prenotazioni in pochi giorni, già si pensa al futuro. E in prima battuta, ciò che è già emerso, è che si dovrebbe cominciare a pensare anche ai turisti. Dato che il treno per Milano parte molto presto di mattina, un orario che potrebbe essere scomodo per molti, soprattutto a chi pensa di trascorrere qualche giorno in Umbria, si ipotizza anche di attivare un secondo treno più consono alle abitudini delle persone. Insomma non si deve pensare solo agli uomini di affare che fanno avanti e indietro per Milano in un giorno solo. Su questo parere è allineato anche il presidente della Fondazione Cassa di risparmio dell’Umbria Giampiero Bianconi che afferma: “È pensando in particolare al turismo, e in special modo a coloro che vogliono passare qualche giorno in Umbria, che istituzioni e mondo economico stanno ragionando sulla possibilità di portare un altro Frecciarossa a Perugia con un occhio rivolto ai turisti”. Tra le ipotesi vagliate ci sarebbe anche quella che coinvolgerebbe gli altri Comuni umbri interessati che potrebbero destinare una quota della tassa di soggiorno al finanziamento di un’operazione di questo tipo. Se l’interessamento dei Comuni sarà concreto e se si troveranno le risorse, il Frecciarossa potrebbe anche raddoppiare. Altra criticità riscontrata sta nel fatto che la partenza dal capoluogo umbro alle 5.13 di fatto rende difficile o per lo meno più complicato raggiungere la stazione anche perché a quell’ora non ci sono mezzi pubblici. Per questo era spuntata l’ipotesi di affidarsi a Busitalia che attraverso una navetta messa a disposizione con partenza dalle principali città umbre consentirebbe a coloro che lo vorranno, di poter raggiungere il Frecciarossa con un mezzo pubblico. Altra questione ancora aperta riguarda i parcheggi intorno alla stazione dove poter lasciare la macchina. Attualmente il Metropark, cioè quello accanto alla stazione, è stato chiuso per i lavori di riqualificazione finanziati attraverso il bando periferie (970 mila euro), mentre rimane aperto l’Autosilo e il Fonti di Veggio, recentemente ristrutturato. Insomma, dopo la partenza del Frecciarossa, ora è il momento di pensare come implementare l’Alta Velocità e i relativi servizi.

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