Itet “Capitini” e Associazione San Pio insieme per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro

La conclusione dell’anno scolastico all’Istituto tecnico economico-tecnologico (Itet) “Aldo Capitini” è stata salutata consolidando la collaborazione con l’Associazione San Pio da Petrelcina Onlus grazie alla quale negli ultimi anni molti neo diplomati hanno potuto fare un’esperienza lavorativa immediata e in due casi su tre hanno anche trovato un’occupazione stabile. «È con grande piacere che abbiamo accolto la possibilità di usufruire della Borsa lavoro dell’Associazione San Pio per una nostra diplomata», osserva il dirigente scolastico Silvio Improta. «Un onore e un’opportunità per gli alunni del “Capitini” che si rinnova negli anni con ottimi risultati».

La dimostrazione della sempre maggiore integrazione sul territorio dell’Itet, una delle poche scuole in Italia a vantare al suo interno un’area di “job placement” con cui garantisce una sorta di “follow-up” dei neo diplomati. Una di queste, Kelly Daniela Peralta Saca, diplomatasi lo scorsoanno nel corso Cat-Geometri, è stata selezionata per svolgere un’esperienza lavorativa nello studio di ingegneria Pan degli ingegneri Riccardo Ricci e Fabio Lalli, con la supervisione del docente Maurizio Merlino, tutor scolastico, e della vice presidente dell’associazione San Pio da Pietrelcina di Olmo, Fiorella Polidori, quale tutor esterno. Tale opportunità è infatti garantita grazie alla borsa lavoro erogata dall’associazione. «Abbiamo concepito l’idea di favorire l’inserimento di giovani neo-diplomati nel mondo del lavoro, sostenendoli per un periodo  di  sei mesi con un rimborso spese, perché  potessero fare esperienza formativa in un’azienda», spiega la professoressa Polidori. «Al termine del periodo gli ex studenti possono avere referenze da inserire nel curriculum e, se l’azienda lo ritiene opportuno, un contratto di lavoro». L’iniziativa, infatti,  ha dato ottimi risultati: in 7 anni 33 giovani hanno usufruito di questa opportunità  e in 22, due su tre, hanno trovato subito un’occupazione. «É stata fondamentale  la  collaborazione con  gli istituti  scolastici  di provenienza – aggiunge Fiorella Polidori – e ci auguriamo di poter continuare a lungo a realizzare il nostro progetto con il contributo dei nostri benefattori».