Pd, Verini in campo: “Mi è stato chiesto di candidarmi”. Guasticchi: “Io candidato al congresso”

PERUGIA – Walter Verini parla di politica, del futuro del Partito democratico e del futuro della segreteria, alla quale si è candidato. In realtà, dice, “non si è candidato a niente, mi è stato chiesto”. “Se devo dare un aiuto, sono pronto a darlo”, specificando che “chi si candiderà alla segreteria dovrà chiamarsi fuori dalla partita per le regionali”.  Verini ha ricordato che la proposta è arrivata da sindaci, parlamentari e dirigenti all’indomani del 4 marzo, quando il Partito democratico si è trovato in una condizione di difficoltà, con sconfitte di livello a Terni, Spoleto e Umbertide.  Una sorta di chiamata alle armi dunque quella di Verini, alla luce di un andamento di legislatura in cui “il governo di centrodestra sta arrecando danni importanti, anche in Umbria”.

E, a stretto giro Guasticchi, l’altro candidato in campo, incalza: “Ascoltando attraverso le agenzie i social-network, siti e canali di comunicazione alcuni passaggi della conferenza stampa dell’onorevole Walter Verini, che stimo molto e apprezzo per la sua preparazione e onestà intellettuale, e valutando le domande poste da alcuni giornalisti, ho capito di non essere stato abbastanza chiaro quando ho palesato la volontà di candidarmi al congresso regionale per la segreteria”. È quanto dichiarato da Marco Vinicio Guasticchi, membro dell’assemblea nazionale e della direzione regionale del Partito Democratico, convocata tra l’altro questo pomeriggio, in riferimento alla conferenza stampa di questa mattina e ad alcune dichiarazioni dell’onorevole Walter Verini.

“Non ho mai avanzato la mia candidatura a sostituire l’attuale ‘reggenza’ composta da 4 commissari chiamati a guidare il partito fino al prossimo congresso – ha proseguito Guasticchi –, ma ho affermato che sarò candidato al congresso regionale, dove chiunque abbia consenso e credibilità politica può candidarsi senza chiedere avalli di sorta. Anche io ricevo giornalmente inviti ad assumere ruoli rilevanti, non da sindaci e amministratori, ma dalle tante persone che incontro e che mi danno la forza e mi sollecitano a impegnarmi in prima persona in questa ardua prova”.

 

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