Terremoto, consiglio comunale per i tre anni del sisma. L’opposizione: “Una farsa”

NORCIA – Il Consiglio Comunale aperto a San Pellegrino voluto dal sindaco Alemanno per ricordare i tre anni dal terremoto del 24 agosto 2016 finisce in farsa con un sindaco stizzito che inveisce contro i consiglieri di minoranza del gruppo ‘Noi per Norcia’ che non votano l’ennesimo inutile ordine del giorno per avallare l’operato dell’amministrazione su una ricostruzione che non c’è.
Per i consiglieri Giampietro Angelini, Antonio Duca e Pietro Iambrenghi è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Basta ordini del giorno, promesse al vento e mistificazione della realtà perché i fatti sono sotto gli occhi di tutti: nessuna opera pubblica è partita, i ritardi accumulati nella ricostruzioni delle abitazioni e delle attività economiche sono abissali, i piani attuativi per la ricostruzione delle frazioni sono ancora in embrione, il ritorno alla normalità è davvero lontano.
Invece il sindaco continua ad essere sfuggente mentre l’amministrazione appare in chiara difficoltà oltre che in perfetta solitudine vista l’assenza di autorità e rappresentanti istituzionali sovracomunali in un consiglio che nelle intenzioni del sindaco doveva essere l’ennesimo momento di autocelebrazione.
Deludente anche il question time: le sei interrogazioni presentate dal gruppo ‘Noi per Norcia’ sono tutte rimaste prive di risposte nonostante i tanti giri di parole e i tanti ‘vedremo’ e ‘faremo’.
Incerto rimane il futuro dell’Azienda pubblica di Servizi alla persona ‘Lombrici-Fusconi-Renzi’ perché non c’è un ancora una scelta sia temporanea, sia definitiva che consenta la riapertura a Norcia dell’istituto per anziani. Il sindaco si è limitato a balbettare che sta aspettando fantomatici fondi della Protezione Civile che potrebbero arrivare dalla prossima approvazione della legge finanziaria. Il gruppo ‘Noi per Norcia’ ha invece proposto di utilizzare intanto i finanziamenti delle donazioni che il comune ha a disposizione per anticipare i lavori di realizzazione di una struttura temporanea.
Paradossale è anche la situazione del palazzetto del Tennis poiché, pur ammettendo che non esiste un provvedimento di inagibilità formale della struttura, la stessa è stata sgomberata e chiusa dopo la scossa del 30 ottobre 2016 privando la città di un importante struttura sportiva e causando ulteriori danni dovuti alla chiusura e all’abbandono.
Inoltre è stata a dir poco sconcertante la riposta alla richiesta di chiarimenti sulla insoddisfacente gestione del verde pubblico e sul mantenimento del decoro pubblico: “se l’amministrazione arranca la colpa è del terremoto”.
Nel corso del dibattito si è appreso che è stata ritirata la delibera con la quale si dava la possibilità ai bar delocalizzati di poter riaprire nella stagione estiva nel centro storico in strutture provvisorie predisposte dal comune. Evidentemente l’interrogazione del gruppo ‘Noi per Norcia’ ha curato i colpi di sole che avevano portato ad adottare una delibera sconclusionata come questa.
Infine, pur confermando che esiste una inchiesta della Guardia di Finanza, il sindaco ha evidenziato che non esiste un libretto di marcia per l’autovettura di rappresentanza in quanto l’utilizzo va verificato attraverso la sua ‘agenda digitale’.
Non è stata data alcuna risposta sulle interrogazioni che riguardavano i ritardi nella costruzione dei moduli per la scuola e il sostegno alle attività economiche per evitare che lascino la città in quanto il tempo a disposizione per la discussione delle interrogazioni sancito dal regolamento comunale non è stato sufficiente.
È chiaro che da parte dell’Amministrazione Alemanno è sempre più distante dai problemi della città ma il gruppo ‘Noi per Norcia’ non demorde e, soprattutto, non si lascia intimidire dall’atteggiamento altezzoso del sindaco Alemanno: continuerà a svolgere il suo ruolo nell’esclusivo interesse della città e delle frazion