Terremoto, Norcia si trasferisce al Trasimeno: partiti i primi 300 ma la gente non vuole andarsene. Tensione a mille

NORCIA – Sono partiti i primi 300 nursini verso il Trasimeno. I pullman li hanno atteso allo stadio e li hanno condotto nelle strutture messe a disposizione. Ma qualche tensione non è mancata. I momenti clou sono stati gli incontri della presidente della Regione Catiuscia Marini e del sindaco Nicola Alemanno allo stadio. Hanno comunicato che sara’ una situazione temporanea e che al momento è l’unica. Ma la gente non vuole andarsene. “Avete smontato le tende troppo presto”, hanno recriminato.

I posti messi a disposizione saranno 1.500. E il trasferimento in blocco della città va anche nelle linee guida fornite dal premier Matteo Renzi e dal commissario alla Ricostruzione Vasco Errani: “Nessuna tenda”. La scelta dei nursini sarà quasi obbligata. Per chi rimane non è stata garantita né l’assistenza sanitaria né altro. Chi resta lo farà completamente secondo la propria responsabilità. Assicurata anche la presenza di 80 carabinieri in più a controllare le aree. La presidente ha avuto assicurazione dai rappresentanti delle forze dell’ordine che verrà effettuata una vigilanza strettissima per evitare fenomeni di sciacallaggio che, comunque, finora non si sono mai verificati nelle aree umbre colpite dal sisma. La presidente Marini è in costante e continuo contatto con Palazzo Chigi e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con cui ha avuto contatti telefonici per informarlo sulla situazione in Umbria, e con la Protezione civile nazionale.

Intanto continuano le operazioni di soccorso. Ad Ancarano anziano portato in Elicottero dai vigili del fuoco all’ospedale di Perugia con grave infarto in corso. Un Vigile del fuoco ferito durante i soccorsi e si rompe una spalla.

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