Università per Stranieri in giudizio per l`affitto del Contrappunto

PERUGIA – Per la vicenda che coinvolge l’Università per Stranieri per l’affitto del Contrappunto, si celebra l’udienza del secondo grado di giudizio, davanti alla sezione giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei Conti. Secondo la tesi dell’accusa, come riporta il Messaggero, l’ateneo prese in affitto alcuni spazi da destinare a un centro ricreativo senza che poi fossero effettivamente utilizzati, pagando così al proprietario anche i canoni non versati da chi aveva il sub affitto. Il fatto risale al periodo 2008-2012 quando vennero spesi soldi pubblici per affittare alcuni locali in via Scortici, a pochi metri da Palazzo Gallenga. La sentenza di primo grado del 2016 aveva condannato l’ex rettore ed ex ministro Stefania Giannini e Paola Balsamo al pagamento di 9.187,50 euro ciascuno; e poi anche i membri del vecchio cda dell’Ateneo: Giuseppe Santoro al pagamento di 6086,54 euro, Paola Bianchi, Marcello Silvestrini, Giovanni Paciullo (oggi rettore della Stranieri), Anna Comodi, Rita Stoppini, Fabio Matarazzo, Lucio Ubertini, Franco Mezzanotte e Marina Bon di Valsassina al pagamento di 3901,63 euro ciascuno. In totale, una somma di poco superiore ai 60mila euro. Soldi considerati insufficienti dall’accusa che ha chiesto il versamento di altri 210.200 euro di danni. La condanna del 2016 era stata ritenuta ingiusta e gli avvocati degli accusati che avevano presentato appello. Ora la parola spetta ai giudici.

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