LEGGE ELETTORALE: NELLE MENTI DELLA GENTE UNA LUNGA SFILZA DI INTERROGATIVI
Legge elettorale: ‘’Qui si fa ,l’Italia’’- proclamano da una parte i parlamentari.
‘’Qui si fascistizza il paese’’- replicano altri che approfittano per garantirci una ripassatina ai libri di storia. Così rispuntano nomi obsoleti come Giacomo Acerbo (1923-1924), o Mario Scelba (1953).
Intanto nei palazzi romani del potere ci si scanna (a parole) animando una partita che ha l’esito quasi scontato. Ma gli italiani (cioè tutti noi non inseriti nell’elenco del potenti più o meno forti) con quale stato d’animo vivono la furiosa bagarre che viene proposta dalle immagini delle Tv ? Si accorgono che ‘’lassù’’- come sostengono aspri polemisti- si celebra ‘’il funerale della democrazia’’? Recepiscono con sollievo la replica di chi-vicino al governo- sottolinea che ‘’in democrazia vincono le maggioranze’’?
O, se si vuole andare più nel dettaglio, vivono con intensità la sbandierata ‘’spaccatura’’ del Pd? Si emozionano di fronte alle velenose esternazioni di Bersani, Letta, Cuperlo, Speranza, Civati, Fassina? Vibrano pieni di entusiasmo nel momento in cui Matteo Renzi, seduto sulla poltronciona di palazzo Chigi, guarda dritto la telecamera e sibila ‘’è così o si va a casa?’’. Sorridono o avvertono un vago senso di depressione allorché la Boldrini, presidente della Camera, si sgola al microfono per proclamare ‘’qui dentro non si portano i crisantemi?’’.
Questi ed altre decine di interrogativi scandiscono le civiche riflessioni mentre avanza l’ulteriore conto alla rovescia verso il voto regional-comunale di fine maggio.
E siccome i ‘’grilli parlanti’’ non mancano mai, rispuntano perfino i ‘maestri di pensiero’ che si domandano quanto sia vera la vecchia, mesta immagine dicotomica di ‘’un Paese reale diviso da quello presuntamente legale’’.
Gli elettori sono già armati di certezze? Oppure si sentono ancora privi di tranquillizzanti risposte?
Domande…domande…domande. E tanti assilli.
RINGHIO
