Covid Umbria, quasi 11 mila gli attuali positivi: indice Rt 1,43. Le aree della regione piu esposte.

Oltre 10 mila sono i casi attualmente positivi in Umbria con altre 13 mila persone in isolamento fiduciario. Numeri che raccontano quanto l’ epidemia sia diffusa in tutta la Regione, con soli due piccolissimi comuni rimasti indenni: Poggiodomo (poco più di 100 anime ) e Vallo di Nera ( circa 400 abitanti). Siamo arrivati a cifre record, con un tasso di positività che oscilla fra il 12 e il 20% con punte – nei giorni scorsi – anche del 30%.  Gli Ospedali fanno sempre più fatica a reggere la pressione della seconda ondata della pandemia. Ma oltre a questi numeri , l’attenzione è rivolta ad un altro indicatore che può meglio intercettare le tendenze future della curva epidemiologica. È l’indice Rt che in Umbria resta ancora troppo vicino all’ 1, 5, per l’ esattezza secondo l’ultimo monitoraggio del periodo 2 – 8 novembre quello umbro è dell’ 1,43 . Troppo alto , troppo pericoloso . L’ Rt , infatti, indica il numero medio di infezioni generate da una persona infetta. Più supera 1 , tanto più rapidamente aumenterà il numero dei contagi.  A livello nazionale è sceso da 1,7 a 1,4, anche da questo si può comprendere come in Umbria resta alto il livello di rischio.  L’indice Rt dell’ Umbria è compatibile con uno scenario di tipo 3 , ovvero con il rischio di tenuta del servizio sanitario che in poche settimane potrebbe arrivare al collasso. Una circolazione così veloce e diffusa del virus porta con sé criticità nelle attività di tracciamento: soltanto il 16%  dei positivi sono stati scoperti dicono gli esperti  grazie alle indagini  sulle reti di contatti. Continua invece ad aumentare il numero di casi non riconducibili ad alcuna catena di trasmissione , in alcune Regioni la quota tocca anche l’80%.  In Umbria attualmente ci sono 10.781 pazienti positivi, con alcune aree della Regione particolarmente esposte. Il numero più alto, forse troppo  alto, lo si registra nella città capoluogo di Regione che ogni giorno conta più di 100 nuovi casi . Perugia attualmente registra 2.357 positivi, appena sotto abbiamo Terni con 1.508 . Sommando i malati dei due capoluoghi di provincia arriviamo 3.865, cioè più di un terzo del numero dei pazienti Covid. Ma sono anche altri i dati che sorprendono. Assisi – dopo una prima fase abbastanza contenuta – oggi è la quarta città umbra più colpita, con ben 527 pazienti . In proporzione al numero degli abitanti la cittadina di San Francesco è messa molto peggio di Perugia e Terni. Basta pensare che Foligno, terza città dell’ Umbria con il doppio di abitanti rispetto ad Assisi , registra “soltanto” 25 pazienti in più della cittadina francescana. Infatti la città della Quintana attualmente conta 552 malati Covid. Soffre non poco anche Spoleto che ad oggi registra 498 positivi, con una crescita nelle ultime settimane molto veloce. Al quinto posto c’è Gubbio con 381 contagiati, appena sotto abbiamo Bastia Umbra con 377 e Città di Castello con 310. Numeri non facili da aggredire soprattutto se non si è in grado di ricostruire la catena di trasmissione. Non va molto meglio a Corciano che registra 265 positivi, Umbertide 240 , Narni 208 , Gualdo Tadino 194, Todi 185 , Marsciano 164, Magione 159 e Orvieto 153. Ma quello che sorprende è il quadro di piccole realtà dove l’ attività di tracciamento dovrebbe risultare più semplice . Ci sono realtà medio-piccole dove il monitoraggio regionale evidenzia criticità ormai evidenti : Spello 100 attualmente positivi, Trevi 96 , Deruta 88 , Acquasparta 71 , Torgiano 76 , Bettona 79 , Amelia 80 , San Gemini 73 , Norcia 67, Montefalco 66, Bevagna 65, Cannara 64, Montecastrilli 59, Valfabbrica 52, Giano dell’ Umbria 48. Una circolazione così diffusa del virus ,in comunità di queste dimensioni , la si può spiegare soltanto con l’insufficienza di una vera indagine sulle reti di contatto. Numeri alti si registrano anche a Massa Martana e Gualdo Cattaneo con 40 positivi, Passignano sul Trasimeno 47, Cascia 45, Panicale 43 , Città della Pieve 42, San Giustino 41. Per certi aspetti ancora più pesante è la realtà di comuni con poco più di mille abitanti come  Fossato di Vico (35), Stroncone (30), Castel Ritaldi (30), Piegaro (28), Collazzone (28), San Venanzo (27), Castel Giorgio (25).  Come è evidente la situazione umbra presenta criticità che sono sul tavolo dei vertici della sanità regionale che dovranno cercare di ricorrere ai ripari.