Elezioni, accoltellati due militanti di “Potere al Popolo”. Scatta il presidio antifascista. Casa Pound: “Noi gli aggrediti”. Le istituzioni si mobilitano

PERUGIA – Il clima d’odio più volte denunciato in campagna elettorale inizia ad avere degli effetti. Questa notte, mentre erano intenti all’affissione di manifesti elettorali, sono stati accoltellati due militanti di Potere al Popolo a Ponte Felcino, formazione di centrosinistra che si sta cimentando in questa campagna elettorale. I due giovani sono dovuti rincorrere alle cure del Silvestrini, per ferite da arma da taglio. Sul posto anche le volanti della polizia. Secondo quanto ricostruito, anche grazie alle testimonianze dei ragazzi, l’aggressione sarebbe stata perpetrata da gruppi di destra. Per gli aggressori però ormai le ore sono contate.

Nella zona di Ponte Felcino sono in corso accertamenti da parte della Digos della questura che sta cercando di ricostruire l’accaduto. La polizia è intervenuta dopo che una telefonata anonima al 113 aveva segnalato una rissa. Giunta sul posto la volante non ha però trovato alcuno. In base a quanto poi riferito dal trentasettenne alla polizia, l’uomo è stato accerchiato da quattro persone non ancora identificate, che hanno agito a volto coperto. E’ stato quindi colpito con tre colpi di arma da taglio mentre un altro uomo che era con lui è stato colpito alla testa. Medicati in ospedale sono stati entrambi già dimessi.

Casa Pound si difende: “Nell’aggressione di questa notte a Perugia gli aggrediti sono i militanti di CasaPound Italia, che si sono limitati a difendersi da un attacco a freddo, come i video della telecamera presente sul luogo dimostreranno. In questo momento stiamo andando a denunciare l’aggressione da parte di ignoti subita nella notte”.

A dichiararlo è Antonio Ribecco, responsabile regionale umbro di CasaPound Italia, che spiega: “Il nostro nucleo di militanti è stato sorpreso nella notte, mentre era fuori per l’attacchinaggio dei manifesti elettorali. A un certo punto, da una macchina, un gruppo di persone a volto coperto, armato di bastoni, è sceso e ha aggredito i nostri militanti, che erano disarmati e non avevano altri oggetti in mano se non la scopa con cui stavano mettendo i manifesti. Dopo un lancio di bottiglie, c’è stata l’aggressione vera e propria, dalla quale i militanti di Cpi si sono unicamente difesi. Dato che sembra ci siano dei video già in possesso degli inquirenti, realizzati da alcune telecamere presenti nella zona – conclude Ribecco – auspichiamo che la verità emerga al più presto e che si ponga fine a questa escalation di violenza portata avanti unicamente dall’antifascismo militante e dai suoi padrini politici”.

“L’amministrazione comunale di Perugia – scrive una nota di Palazzo dei Priori – condanna fermamente l’episodio di violenza che, martedì scorso, a Ponte Felcino ha visto feriti alcuni attivisti di Potere al Popolo. La violenza non può che essere rigettata e perseguita con assoluta severità, tanto più se perpetrata in un momento così importante per un’intera comunità e per la democrazia, come le elezioni.  Nell’esprimere viva preoccupazione per  quanto accaduto, richiama tutti ad un confronto politico rispettoso e civile, nel quale siano a prevalere contenuti e proposte programmatiche per il bene del nostro Paese”.

La politica intanto si mobilita. “Quanto accaduto a Ponte Felcino di Perugia è un fatto di straordinario allarme e gravità – dice Walter Verini – Ci auguriamo che i feriti e in particolare la persona ricoverata per i colpi di arma da taglio possano ristabilirsi al più presto.Le forze dell’ordine e della sicurezza, la magistratura sono al lavoro da ieri sera per accertare la dinamica dei fatti e colpire i responsabili.Ci auguriamo che questo possa avvenire prima possibile. Dalle ricostruzioni, l’episodio appare di matrice politica. Esprimiamo la nostra più ferma condanna contro ogni tentativo e ogni fatto che – con la violenza e l’odio – non solo avvelenano in questi giorni in Italia una campagna elettorale difficile e delicata per il Paese, ma offendono il clima di civile convivenza di Perugia e dell’Umbria, comunità dalle solide radici non violente, democratiche e antifasciste”.

“Il clima di violenza che si respira in queste elezioni inizia ad assumere contorni allarmanti e i fatti di Ponte Felcino, preceduti da quelli di Palermo, sono gravi e senza precedenti per la nostra regione e per il nostro Paese”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, condannando l’aggressione agli esponenti di Potere al Popolo che erano impegnati nell’affissione di manifesti elettorali. “La politica, soprattutto in questo periodo – ha proseguito la presidente Porzi – non accenda fuochi. La violenza che ne deriva porta solo negatività e barbarie, a perdere sono la civiltà e la democrazia”.

L’aggressione di stampo neofascista – con bastoni e coltelli – avvenuta la scorsa notte a Perugia contro due giovani che stavano affiggendo manifesti elettorali di Potere al popolo, segna una nuova tappa nella spirale di provocazioni, non ultima le svastiche sulla lapide dedicata alla scorta di Moro, e violenze con cui l’estrema destra sta caratterizzando questa campagna elettorale. La gravità di questi episodi sono sotto gli occhi di tutti”. A dirlo in una nota è Fiom Cgil Nazionale.

La Fiom si unisce agli attestati di condanna per l’agguato e solidarietà con le vittime che sono arrivati numerosi dai luoghi di lavoro e dalle Rsu di Perugia, chiedendo alle autorità l’individuazione dei responsabili e il ripristino del rispetto delle più elementari regole democratiche.

La Fiom, anche alla luce di questo nuovo episodio, sabato 24 febbraio sarà presente con le proprie strutture e i propri dirigenti alla manifestazione indetta a Roma dai promotori dell’appello “Mai più fascismi, mai più razzismi” e invitando tutti i cittadini a partecipare al corteo in difesa della democrazia e dei valori nati dalla Resistenza e sanciti dalla nostra Costituzione”. Lo dichiara in una nota la Fiom-Cgil nazionale.

E intanto scatta il presidio antifascista. L’appuntamento alle 18 in Piazza IV Novembre a Perugia. Qui si sono ritrovati circa duecento persone per protestare contro il gesto di violenza.

“L’estremismo non fa parte di alcun dibattito politico e deve essere condannato senza distinzione”. La Lega Umbria con il Sen. Stefano Candiani e il coordinatore della campagna elettorale, Toni Aiello, intervengono sul brutale episodio accaduto a Ponte Felcino, dove un cittadino è stato aggredito in maniera feroce da quattro persone, mentre attaccava manifesti elettorali. “Qualsiasi forma di violenza è per noi condannabile ed ingiustificabile”.

“Quanto accaduto stanotte a Ponte Felcino ci preoccupa e ci indigna. Ci penseranno ovviamente le autorità competenti ad accertare i fatti e a verificare le eventualità responsabilità, ma intanto quello che è evidente è che nelle ultime settimane stiamo assistendo al moltiplicarsi preoccupante di fenomeni violenti. Questo è da condannare senza appello e ci preoccupa e ci indigna non solo perchè si inasprisce un clima già complicato ma soprattutto perchè c’è chi è pronto a specularci sopra con spregiudicatezza e con scarso senso di responsabilità politica e istituzionale. Come Pd siamo da tempo impegnati e lo saremo con sempre maggiore determinazione nel far prevalere sulle ragioni dell’odio e della violenza, i valori della solidarietà, della pace e dell’antifascismo, del dialogo e della buona politica contro chi dimostra di non avere a cuore le sorti del Paese ma solo il proprio tornaconto elettorale. Quello che ci auguriamo, e su questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, è che si prenda coscienza delle dimensioni preoccupanti che il fenomeno ha raggiunto e che si faccia sì, insieme, con alto senso istituzionale e di responsabilità, che si ristabiliscano le condizioni per una convivenza civile”. Così, in una nota, il Pd Umbria

 

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