Lotta ai tumori, oncologia Perugia coinvolta nella sperimentazione di nuovi farmaci: “Si studia il farmaco sulla persona”

C’è anche l’Azienda Ospedaliera di Perugia tra i centri italiani accreditati  dall’Agenzia del farmaco per le sperimentazioni cliniche di fase uno per testare la sicurezza e la tollerabilità dei nuovi farmaci non ancora in commercio. Dopo ematologia e trapianto di midollo osseo, è stata inserita anche la struttura complessa di oncologia medica diretta da Fausto Roila. “Si tratta di una fase molto delicata – spiega il Professor Roila – in quanto, per la prima volta, si studia il farmaco sulla persona. In oncologia non si fanno studi di fase uno con volontari sani ma solo con persone già ammalate. Spesso si tratta di pazienti che non rispondono più alle cure disponibili. Quiesta è una caratteristica cruciale perché permette di aprire importanti e preziosi scenari per la ricerca e lo studio di quei farmaci che potrebbero contribuire a scrivere un altro futuro per i pazienti oncologici. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare i miei collaboratori: il professor Mario Mandalà, la dottoressa Sonia Fatigoni e gli specialisti data manager della mia struttura che hanno contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto”. Il dottor Alessandro D’Arpino, direttore della farmacia ospedaliera,  ricorda che nella gestione degli studi clinici sperimentali di fase uno la farmacia ospedaliera svolge un ruolo strategico e centrale, nella ricezione, stoccaggio e dispensazione dei campioni sperimentali e nella tracciabilità di tutta la catena distributiva del farmaco-campione  oggetto della ricerca, dal produttore fino al letto del paziente. “I risultati raggiunti – commenta il direttore generale Giuseppe De Filippis – testimoniano l’eccelso livello di ricerca dei nostri professionisti che si riflette sulla qualità clinico assistenziale. Queste sperimentazioni cliniche contribuiranno al progresso nella lotta ai tumori solidi e alle leucemie”.