Pd, disputa sullo scioglimento dell’Assemblea. Presidente commissione garanzia regionale: “Organi operativi”

PERUGIA – Le firme, 104, dei membri dell’Assemblea regionale del Pd, che volevano la convocazione del massimo organo di partito, sono state osservate col sopracciglio alzato da via Bonazzi, dove si è stabilito il commissario regionale Pd Walter Verini. Tutto decaduto, secondo il parlamentare Pd e secondo l’interpretazione dietro alla quale Verini sta operando, con il varo anche una sorta di segreteria, e presto anche una direzione e la contestuale chiusura sul fronte di congressi o primarie.

Ma la lettura non sarebbe univoca e anzi, c’è chi pensa che non ci siano proprio i presupposti per l’annullamento dell’Assemblea.

A ribadire che i presupposti per tale azzeramento non ci siano è l’avvocato Alessandro Borscia, presidente della Commissione regionale di Garanzia, con una missiva indirizzata al presidente della Commissione nazionale di Garanzia del Pd nazionale.

“Come lei ben sa, con provvedimento del 12 aprile 2019 Nicola Zingaretti, segretario nazionale del nostro partito, ha nominato l’onorevole Walter Verini commissario regionale del Pd Umbria, con le funzioni proprio di segretario regionale; ciò in conseguenza dell’autosospensione dal Partito democratico dell’allora segretario regionale Gianpiero Bocci a motivo dell’indagine giudiziaria che lo riguarda personalmente. Nella giornata di ieri 16 giugno, poi, il commissario regionale presentando una squadra di 16 persone definitiva come gruppo di lavoro che insieme a lui dovrà guidare il Pd umbro verso le elezioni regionali d’autunno ha anche, del tutto inaspettatamente per il sottoscritto, dichiarato che “qui c’è un commissario e tutti gli organi sono decaduti”. 

Una sfida in una punta di legge: “Non nascondo il mio stupore nel leggere le dichiarazioni di cui sopra, ovvero della (pretesa) decadenza di tutti gli organi del Pd umbro; infatti, dopo essermi procurato la sopra citata lettere di nomina del Commissario regionale – nonostante le reiterate richieste al partito, non mi è stata ufficialmente recapitata seppure io fossi ovviamente in indirizzo – ho constatato che, a mente dell’art. 17, comma 1 dello Statuto nazionale del Pd, l’intervento del segretario nazionale riguardava la nomina di un organo sostitutivo del segretario ed, al più, dei soli organi esecutivi ma non certo degli altri organi del Pd dell’Umbria”. 

“Posto che la commissione che presiedo ha il principale compito di vigilare sulla corretta applicazione e interpretazione dello Statuto, alla luce delle riportate dichiarazioni del commissario regionale che meritano sicuramente tanto rispetto quanto accurato approfondimento, sono a chiedere la conferma che la decadenza, a seguito della nomina del commissario Verini, non riguarda gli organi della struttura regionale del Pd dell’Umbria diversi da quelli esecutivi; che, in sostanza, l’assemblea regionale, il tesoriere e la commissione regionale di garanzia del Pd dell’Umbria, allo stato, possono validamente operare. Ove la commissione nazionale di Garanzia fosse invece di contrario orientamento, chiedo, cortesemente, di conoscerne con urgenza le motivazioni e le relative disposizioni normative; ciò al fine di eventuale revoca della Commissione regionale di Garanzia fissata per giovedì 20 alle 18”.

Si attende ora una risposta concreta dal Nazareno, al fine di risolvere una controversia complessa e che rischia di mettere in seria difficoltà la tenuta del Partito democratico regionale.