Regione, Bori (Pd): “Verificare le incompatibilità di giunta e consiglio regionale”

PERUGIA – “Nonostante le settimane trascorse in liti e faide, veti incrociati e lottizzazioni interne la Giunta regionale è nata senza aver trovato il tempo e il modo di sanare numerose incongruenze: come Partito democratico porteremo avanti un’opposizione costruttiva e di proposta, senza dimenticare il nostro compito di controllo sull’operato della maggioranza”. Così il capogruppo regionale del Pd, Tommaso Bori, anche a nome degli consiglieri del gruppo.

“Abbiamo presentato una richiesta formale – fa sapere Bori – affinché si proceda alla verifica di cause di incompatibilità ostative al ruolo di assessore o di consigliere regionale. Secondo il regolamento dell’Assemblea legislativa, infatti, una volta riscontrata l’esistenza di una condizione di incompatibilità, entro 10 giorni dalla presentazione delle controdeduzioni da parte dell’interessato, sussiste l’obbligo di opzione tra il mandato regionale e la carica che costituisce causa di incompatibilità. L’incompatibilità è uno strumento normativo importante perché risponde ad una esigenza prioritaria: quella di garanzia contro eventuali ipotesi di conflitto di interesse in cui si possono trovare gli eletti. Tali situazioni rischiano di compromettere gravemente il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione pubblica e del governo della nostra regione”.

“È la nostra stessa Costituzione a disciplinare la questione e a tutelare i cittadini – continua il capogruppo Pd – al fine di assicurare il corretto esercizio del mandato elettivo, evitando che un soggetto titolare di una carica pubblica cumuli nella sua persona una pluralità di interessi in conflitto. Governare per il bene comune e nel rispetto della comunità umbra deve essere un obiettivo centrale per chi è chiamato ad amministrare un territorio. Necessita di serietà, responsabilità e di rispetto delle istituzioni e dei cittadini. E questo riguarda non solo le cause di incompatibilità previste dalla legge, ma anche questioni di inopportunità politiche che ogni eletto ha il dovere di valutare prima di andare a ricoprire ruoli di governo che vanno esercitati al servizio delle istituzioni, non al servizio dei propri interessi”.

“Ci aspettiamo quindi – conclude Bori – che la nostra istanza sia accolta e che, già in occasione della prima seduta dell’Assemblea, prevista per il prossimo 2 dicembre, si possano verificare eventuali conflitti di interesse e situazioni di incompatibilità di assessori e consiglieri, oltre che di evidenti inopportunità rispetto a deleghe assegnate dall’attuale senatrice e presidente Donatella Tesei”.