Apoteosi Sir! Anche la Coppa Italia è tua! [FOTO]

BARI – Come prenderci gusto. Ancora una volta la Sir Conad Safety Perugia edizione 2017/18 supera se stessa e, dopo la Supercoppa, conquista in quel di Bari anche la Coppa Italia. Un successo anche questa volta strameritato visto che i Block Devils si sono dimostrati la squadra più forte soprattutto dal punto di vista mentale e della voglia di portare a casa il risultato, dominando in lungo e in largo la competizione nell’arco delle due partite. Il primo set aveva fatto davvero temere il peggio, ma successivamente questo gruppo di giocatori ha ancora una volta dimostrato di essere d’acciaio, andando oltre tutte le difficoltà che logicamente poteva presentare questa finale, sciorinando anche a tratti un’ottima pallavolo. La Lube campione uscente si è quindi dovuta inchinare in quattro set, cedendo lo scettro per la prima volta nella sua storia alla società del presidentissimo Gino Sirci, giustamente premiato per la sua lungimiranza e per aver scelto gli uomini giusti, facendone attuamente la squadra (intesa anche e soprattutto come gruppo di lavoro) migliore in Italia. Sfatata dunque la leggenda che voleva il club vincitrice della Supercoppa rimanere a secco di ulteriori titoli nel resto della stagione: in ogni sport di squadra contano i fatti e non le parole e questa Sir a dimostrato di saperli fare nel migliore dei modi. Come non citare poi il popolo dei Sirmaniaci: si sentivano in pratica solo loro dall’alto delle oltre 600 presenze. Sembrava davvero di essere al Palaevangelisti e questo ha fatto notevolmente la differenza, specie nei pochi momenti difficili di questa due giorni pugliese.

I NUMERI – In un match che si preannunciava equilibrato al massimo sarebbero stati i dettagli ad assegnare la Coppa. Quello principale è la difesa: Perugia è riuscita ad avere la meglio totalizzando il 45% contro il 35% dei cucinieri. Lo stesso dicasi per il muro (10 contro 8), mentre anche in attacco le percentuali hanno sorriso, anche se di poco, ai bianconeri (58% vs 52%). Migliore in campo, e della manifestazione, un incontenibile Alex Atanasijevic, 20 punti, mentre dalla parte opposta un grande Tsvetan Sokolov (a segno in 22 occasioni) non è bastato ad evitare la sconfitta.

LA CRONACA – Che la partita fosse ancor più in salita del previsto lo si capisce da subito: l’attacco di Christenson terminato out varrebbe il 2-1 per Perugia ma il videocheck rileva un tocco a muro e il punteggio di conseguenza viene capovolto. Il secondo indizio è il muro di Cester su Zaytsev: i Block Devils sembrano smarrire le certezze evidenziate ieri e subiscono un break che spacca in pratica in due il primo set. Juantorena e Sander non danno tregua e approfittano senza pietà dello sfaldamento mostrato dai ragazzi di Bernardi, il cui time out chiamato sul 10-6 per i cucinieri non impartisce la scossa desiderata. Arriva infatti l’ace dell’americano ex Verona e il mani out di Osmany che scava un divario pressochè incolmabile (12-6). Atanasijevic e De Cecco provano una timida reazione (16-12), ma è un fuoco di paglia. La Sir sbanda e i marchigiani chiudono senza compiere sforzi di sorta. 25-16 e palla al centro.

Non inizia bene per Perugia nemmeno il secondo parziale, con i biancorossi che sembrano ispirati al massimo (9-6). Anche in questa occasione è un colpo dai nove metri a cambiare l’inerzia del gioco, precisamente ad opera di De Cecco (13-14). Russell suona un’ulteriore scossa (13-15), ma la Lube si dimostra mai doma e con Candellaro ristabilisce la parità. Affiora un po’ di nervosismo da ambo le parti: Atanasijevic e Sokolov non se le mandano a dire sotto rete e si vedono entrambi sventolare in faccia il cartellino rosso. Un punto a testa quindi per il provvisorio 18 pari, che viene spezzato da due errori, uno al servizio da parte di Candellaro e uno in contrattacco di Sokolov (18-20). Protagonista assoluto del finale di set è Marko Podrascanin: suo il muro del 19-22 e la pipe del decisivo 22-25.

Perugia riprende dunque per i capelli un match iniziato nel peggiore dei modi (cosa assolutamente semplice e non scontata) e ritrova quelle caratteristiche l’hanno contraddistinta fino ad ora. Una su tutte il muro: il Potke e Russell ne mettono a segno due consecutivi (7-10), contringendo coach Medei a sospendere il gioco. L’americano però, sbagliando due contrattacchi apparentemente agevoli, permette all’avversario di riavvicinarsi (12-13), ma rimedia realizzando un ace un po’ fortunoso, con la palla che tocca il nastro e termina nel campo avversario (12-15). Un po’ di fortuna non guasta e i bianconeri giocano a braccio sciolto, al contrario della Lube fallosa a rete in occasione del 15-19. Osmany con un ace prova a mettere pressione (19-21), cosa che non impedisce a Perugia di andare sul due a uno. A decidere una murata dello Zar.

Due sono ora le possibilità per chiudere, ma bisogna fare i conti con un leone ferito che non ci sta ad arrendersi senza combattere. Il quarto set è davvero ricco di colpi di scena, e come si dice in gergo, chi la dura la vince. Medei si gioca la carta della disperazione mandando in campo Kovar e la mossa sembra dare i suoi frutti visto che riesce a far male in battuta (10-10). Juantorena e Sokolov fanno di tutto per portare la sfida al tie break (21-19) e sembrano riuscirci quando sull’azione seguente Atanasijevic manda fuori ma il video check questa volta è provvidenziale perchè rileva un tocco a muro che gli arbitri non avevano visto (22-21). Il finale è da cardiopalmo: Magnum spreca il match point sparando sulla rete (24-24), e la battuta seguente di Sokolov va a segno (25-24). Un primo tempo di Anzani rimette le cose a posto (25-25) e Russell con un ace regala a Perugia una nuova possibilità per chiudere. Questa volta Bata non si fa pregare e la grande festa puo cominciare, nonostante un goffo tentativo di Juantorena di far credere che la palla non avesse toccato terra. Finisce quindi tre a uno come in Supercoppa e anche questa volta il verdetto è più che mai giusto e sacrosanto.

CUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 1-3
(25-16, 22-25, 20-25, 25-27)
CIVITANOVA MARCHE: Sokolov 22, Juantorena 18, Candellaro 9, Sander 6, Cester 5, Christenson 1, Grebennikov (L1), Kovar 2, Stankovic 1. N.E. – Casadei, Milan, Zhukouski, Marchisio (L2). All. Giampaolo Medei e Marco Camperi.
PERUGIA: Atanasijevic 20, Anzani 13, Russell 13, Podrascanin 11, Zaytsev 8, De Cecco 4, Colaci (L), Della Lunga 1, Berger, Shaw. N.E. – Ricci, Siirila, Andric, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 4’980.
Durata dei set: 26’, 28’, 28’, 31’.
Arbitri – Daniele Rapisarda (UD) e Fabrizio Pasquali (AP).
LUBE (b.s. 16, v. 6, muri 8, errori 7).
SIR (b.s. 17, v. 5, muri 10, errori 11).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.