Caldo su tutta l’Umbria, aumentati gli accessi al Pronto soccorso di Perugia: 40 gradi a Cascia

Il caldo sahariano portato da Caronte anche ieri ha colpito l’Umbria. A Cascia, una giornata torrida come quella di ieri, nessuno se la ricorda. La città di Santa Rita, a ridosso dell’Appennino umbro e a 653 metri di quota, il termometro ha raggiunto infatti la temperatura record  di 40,5 gradi. Il caldo è stato comunque intenso in tutta l’Umbria: 40 gradi sfiorati a Terni, Orvieto, Foligno e Bastia Umbra. A Perugia sono stati superati i 38 gradi. La giornata di oggi, giovedì 20 luglio, sarà ancora all’insegna del grande caldo e le temperature si manterranno sui valori odierni. “I primi 15 giorni di luglio sono stati i più caldi mai misurati”, ha detto Carlo Buontempo, direttore del servizio europeo sui cambiamenti climatici. Così, luglio 2023 si appresta a diventare il mese di luglio più caldo di sempre. Con il super caldo di questi giorni iniziano ad aumentare anche gli accessi in pronto soccorso e i ricoveri di persone anziane, fragili o malati cronici. La situazione per ora non è allarmante ma se si continuerà a registrare queste temperature estreme  potrebbe diventarlo nei prossimi giorni. Soprattutto per gli ospedali di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Orvieto. Fino ad oggi sono aumentati fino al 20% in più gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia. Richieste di assistenza che riguardano tutte le fasce di età, con un lieve aumento, in particolare, di persone anziane, la maggior parte delle quali presentano un peggioramento del quadro generale con sintomi riconducibili alla disidratazione. Rispetto a luglio dello scorso anno, quando si registravano 161 accessi giornalieri medi, a luglio di questo anno se ne contano 196. “I consigli fondamentali per evitare gli effetti avversi del caldo – spiega il direttore del pronto soccorso di Perugia, Paolo Groff – sono quelli di soggiornare in ambienti freschi, indossare indumenti traspiranti, favorire la ventilazione degli ambienti, idratarsi e sollecitare gli anziani e le persone con patologie croniche a bere adeguatamente, prediligere una dieta ricca di frutta e verdura e limitare il più possibile il consumo di alcolici”.