Spoleto, timbri rubati per fare ricette false per l’acquisto di psicofarmaci: denunciato 35enne del posto

Quella che è ritenuta una vera e propria attività di contraffazione nel settore sanitario con falsificazione di ricette mediche, grazie al furto di timbri riconducibili a personale sanitario e successiva contraffazione di sigilli e timbri per consentire l’acquisto di psicofarmaci è stata scoperta dai carabinieri di Spoleto che hanno denunciato, a piede libero, un 35enne del posto per furto aggravato, falsificazione materiale commessa da privato, contraffazione di pubblici sigilli-strumenti destinati a certificazione medica. L’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica guidata da Alessandro Cannevale, ha avuto inizio con la denuncia di furto di un timbro da parte di un sanitario, e successivamente è proseguita con approfondimenti investigativi e una perquisizione domiciliare. Attività che ha consentito, si legge in una nota dell’Arma, “il rinvenimento di numerosi elementi comprovanti la tesi accusatoria”. In particolare di timbri (alcuni sottratti indebitamente ed altri oggetto di contraffazione) che hanno permesso ai militari di ricostruire l’intera vicenda attribuendo la paternità di alcuni documenti sanitari falsificati e contraffatti e immessi in circuito per l’acquisto di farmaci di varia natura e in particolare di psicofarmaci. L’attività di indagine è stata altresì condivisa con il personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Perugia (Nas) per ulteriori approfondimenti finalizzati a comprendere la scala di diffusione del fenomeno con possibilità di contraffazione su scala nazionale.