Il teatro dell’assurdo: il Gos dice no e Ascoli – Perugia torna al Del Duca

Ancora un colpo di scena nella spinosa vicenda legata al match tra Ascoli e Perugia. Proprio mentre Bucchi stava parlando in conferenza stampa è arrivata un’altra decisione destinata a far discutere. Il Gos, per motivi di sicurezza, ha negato l’autorizzazione a far disputare la partita allo stadio Adriatico di Pescara per motivi di sicurezza. I tifosi locali, che seguiranno la loro squadra a Torino contro la Juventus, in un comunicato avevano fatto capire di non volersi sentire “ospiti a casa loro”, annunciando per la mattinata di domani un sit in sotto la curva nord. La soluzione è stata trovata nel ritorno allo stadio Cino e Lillo del Duca di Ascoli Piceno, nonostante sia inagibile in buona parte della struttura. Si giocherà domani alle ore 15, con modalità che verranno rese note in serata. Lo spauracchio del divieto di trasferta torna a manifestarsi nuovamente. Il presidente Santopadre ha di fatto ufficializzato il nuovo spostamento intervendo in diretta ad Umbria Tv: “Giocheremo domenica 20 novembre alle ore 15 al “Del Duca”, o a porte aperte o a porte chiuse. Se sarà a porte aperte ci sarà spazio anche per 300 tifosi perugini. Così abbiamo deciso in conference call io, Cardinaletti, Abodi e Bedin. Siamo in attesa delle dispozione della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che si riunisce stasera alle ore 17″.

BUCCHI LA PRENDE CON FILOSOFIA – Nel corso della conferenza stampa di presentazione è ovviamente stata toccata questa delicata tematica e il tecnico si é limitato a commentare così: “Noi saliamo sul pullman e partiamo. Questa indecisione sulla sede è purtroppo dovuta ad un atto tragico che accomuna le popolazioni umbre e quelle marchigiane. Il nostro pensiero va a loro…”. Certo è che questa vicenda poteva e doveva essere gestita molto molto meglio, soprattutto portando il rispetto a chi a tutti gli effetti è il motore di questo sistema, e cioè i tifosi.

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