Manette per due capi della Sacra Corona Unita

TERNI – Dal carcere di Terni impartivano ordini e indicazioni sia tramite il vecchio metodo dei pizzini, sia tramite un telefono cellulare.

E secondo gli inquirenti avrebbero anche messo in piedi un piano per evadere, poi smantellato dall’intervento degli agenti della polizia penitenziaria. E’ la ricostruzione emersa dall’operazione ‘Oltre le mura’, messa a segno dalla squadra mobile di Brindisi e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, a cui ha partecipato anche la polizia penitenziaria dell’istituto penitenziario ternano.

L’indagine riguarda lo smantellamento di una associazione di stampo mafioso, in particolare ad una frangia della Sacra Corona Unita operante nel Brindisino. Due dei dodici arresti sono stati effettuati a Terni. Secondo gli inquirenti si tratta di due esponenti di spicco del clan.

Uno dei due in particolare sarebbe riuscito a comunicare all’esterno anche con un telefonino fatto entrare in carcere, e avrebbe impartito ordini anche tramite pizzini.

Dalle indagini, portate avanti tra luglio e dicembre 2017, è emerso che lo stesso avrebbe anche mostrato intenzioni vendicative nei confronti di un magistrato della Dda di Lecce, e ci sarebbe stato anche un piano per evadere tramite l’utilizzo di un filo metallico, di solito utilizzato per tagliare pezzi di ferro. Piano però sventato dagli agenti della polizia Penitenziaria, diretti dal comandante Fabio Gallo.

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