Piano industriale Ast, Arvedi a Terni incontra le istituzioni: “Completa decarbonizzazione”

Prima le istituzioni locali, poi le parti sociali e stampa. La scelta di Giovanni Arvedi è chiara: il Piano industriale di Ast prima di essere presentato ufficialmente va anticipato ai vertici istituzionali. Così, questa mattina, il nuovo proprietario ha illustrato al Sindaco di Terni Leonardo Latini (collegato online in quanto positivo al Covid), alla Presidente della Regione Donatella Tesei e all’assessore regionale Michele Fioroni i contenuti del nuovo Piano industriale. ” Il cavaliere Arvedi – afferma la Regione in una nota – ha evidenziato alla presidente Tesei e al Sindaco Latini gli obiettivi di Acciai Speciali Terni per i prossimi anni, che saranno focalizzati sull’attenzione per l’ambiente, la sicurezza e la completa decarbonizzazione del sito umbro con l’introduzione dell’idrogeno verde.  Il presidente Arvedi ha inoltre ribadito l’impegno al rilancio industriale del sito di Terni con il mantenimento dei livelli occupazionali e ha riaffermato la volontà di continuare il dialogo e la proficua collaborazione con tutte le istituzioni locali”. Soddisfazione è stata espressa dalla Tesei che si è soffermata ” sugli ingenti investimenti previsti che dovranno avere ricadute rilevanti sul territorio”. La Regione , per quanto di competenza, ha ribadito la disponibilità a creare le condizioni “affinché il Gruppo Arvedi possa operare al meglio in Umbria”. Il Sindaco Latini ha valutato con grande interesse il colloquio con Giovanni Arvedi, “ricordando che fin dalle prime interlocuzioni era emersa una sostanziale convergenza nel modo di intendere il futuro delle acciaierie nel rispetto dei lavoratori, ambiente e comunità”. Nel pomeriggio è iniziata la conferenza stampa del cavalier Arvedi che ha esordito ricordando che “Ast viene da 10 anni di intorpidimento”. C’è quindi da recuperare in fretta e per farlo occorre mettere a sistema tre parole chiave: ” professionalità, sociale e umano, cioè tutto passa per la dignità del lavoro”. Naturalmente “Ast ha bisogno di tornare competitiva ed è arrivato il momento di aggiornare i processi produttivi”, ha aggiunto Arvedi. La nuova proprietà dimostra comunque di avere le idee giuste: “Questa azienda – ha sottolineato ancora Arvedi – aveva tre gambe (Fucine, Magnetico e Inox) ma quest’ultimo viene prodotto in misura estrememamente ridotta rispetto alle potenzialità, le fucine traballano. Il magnetico è sparito, occorrono investimenti per competere con Outpkumpu, Acerinox e Aperam. E noi siamo messi peggio”.