Terni, ai carabinieri 110mila chiamate per delucidazioni su Covid

PERUGIA – Tra la prima e la seconda ondata della pandemia, la sola centrale operativa dei carabinieri di Terni ha ricevuto e gestito circa 110 mila chiamate da parte di cittadini, la maggior parte delle quali per avere informazioni riguardanti il Covid-19. A diffondere il dato è oggi il comando provinciale dell’Arma. Il numero non comprende le chiamate ricevute dalle centrali operative di Orvieto o di Amelia, né quelle di ogni singolo comando stazione.
Curiose, riferisce sempre l’Arma, alcune delle richieste di delucidazioni sulle norme sugli spostamenti giunte ai militari. Tra queste quelle di chi – un anziano nel caso specifico – avrebbe voluto raccogliere gli asparagi mentre faceva attività motoria, oppure acquistare una specifica marca di crocchette per il cane in un altro comune, varcare i confini regionali per andare a trovare, dopo tre mesi di lontananza, la fidanzata nella Capitale, o il marito morto al cimitero di Napoli, infine recarsi al lago di Piediluco per “svuotare la barca” dall’acqua, anche in periodi di siccità.
“Molti altri esempi potrebbero essere riportati – spiega l’Arma – ma è bene ricordare che questi momenti non fanno mai perdere di vista quello che è l’obiettivo principale del carabiniere operatore di centrale operativa, ossia fornire nel tempo più rapido possibile la migliore assistenza al cittadino che telefona sul numero di pronto intervento 112”.