Terni, presidio del Comitato “No inceneritori” durante la conferenza dei servizi sull’impianto Acea

TERNI – Una riunione istituzionale e tecnica, alla quale parteciperanno Comune, Provincia, Arpa ed Azienda sanitaria, per avviare una valutazione complessiva delle problematiche ambientali del territorio del Comune di Terni. E’ quanto ha deciso la giunta regionale, alla vigilia delle due importanti Conferenze dei servizi, già convocate dalla Provincia di Terni per oggi e per venerdì 4 settembre.
“La Regione ritiene indispensabile che una questione così delicata come quella delle autorizzazioni ambientali, ed in particolare in materia di trattamento termico dei rifiuti, sia accompagnata da ogni precauzione, al fine di conseguire un miglioramento dello stato della qualità dell’aria dell’intero territorio ternano, già particolarmente sensibile”. La presidente Catiuscia Marini, chiarisce così la posizione della Regione che è stata formalizzata attraverso un’apposita delibera della giunta.
“E’ arrivato il momento che ogni singola autorizzazione, soprattutto in un area come quella che interessa la città di Terni, deve essere preceduta da una verifica attenta e scientifica, che tenga conto della realtà complessiva e che dunque, attraverso tutti i supporti tecnici indispensabili, chiarisca con certezza se su quel territorio si possa procedere con ulteriori impianti di smaltimento o se invece è il caso di fermarsi. Ed è per questo motivo che nei prossimi giorni avremo un incontro con gli Enti interessati ai quali chiederemo la massima collaborazione nell’interesse della città di Terni e dei cittadini che in quel territorio vivono e respirano. Il problema – sottolinea la presidente – non è della correttezza formale dell’autorizzazione di un singolo impianto ma è quello, molto più importante, della sostenibilità ambientale e della vivibilità di un intero territorio che deve essere garantita e salvaguardata”.
Intanto in concomitanza con la conferenza dei servizi a Palazzo Bazzani per esaminare la richiesta di Acea, che gestisce uno degli impianti di termovalorizzazione cittadini, di bruciare altri rifiuti speciali oltre al pulper di cartiera già utilizzati, il Comitato no inceneritori ha manifestato sotto la sede della Provincia.
I manifestanti chiedono il “no” al rilascio dell’autorizzazione, viste le condizioni ambientali e sanitarie della conca ternana.
“Questi rifiuti speciali – ha spiegato Fabio Neri, portavoce del comitato – sono in realtà generati da rifiuti urbani che perdono la loro classificazione dopo il passaggio negli impianti di trattamento e quindi cessano di essere vincolati al territorio regionale di origine, potendo circolare in tutta Italia. Un tecnicismo che fa rima con monnezza”.
Con la manifestazione di oggi – cui seguirà quella in contemporanea alla Conferenza dei servizi di venerdì contro il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale per l’inceneritore della Tozzi Holding, senza la quale l’impianto non può funzionare – inizia anche il percorso di mobilitazione contro il decreto Sblocca Italia. “Il provvedimento – ha continuato Neri – sarà in discussione in sede di conferenza Stato-Regioni il 9 settembre e vedrà da parte nostra articolarsi varie manifestazioni, anche con altre realtà a livello nazionale. Bisogna intanto capire se la Regione darà seguito agli impegni chiari presi e cioè che a Terni non si brucerà alcun rifiuto”.

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