Assisi, seminario “Progetto di pacificazione dell’area coreana”

ASSISI – La crisi coreana in queste settimane sembra di nuovo precipitare il mondo negli incubi della guerra atomica. Un’emergenza che finita la “guerra fredda” si credeva archiviata nei cinegiornali sulla “crisi dei missili” di Cuba del 1962 o di pellicole in bianco e nero come il Dottor Stranamore di Kubrick. Eppure solo pochi mesi fa, il 7 luglio 2017, dopo estenuanti trattative e annosi approfondimenti giuridici, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva ratificato una volta per tutte l’illegittimità e il bando totale delle armi nucleari.
Il Comitato per una Civiltà dell’Amore non si dà per vinto, memore di tutte le volte che – a partire dalla Grande Guerra e fino agli ultimi pressanti appelli di Benedetto XVI e di papa Francesco – proprio dal mondo cattolico sono giunti inascoltati i moniti su ogni “inutile strage”. E organizza un evento ad Assisi – la città che grazie a San Francesco è simbolo universale di pace – per ricordare a tutti che rinunciare al nucleare si può, al di là di ogni facile utopia.
L’evento che si terrà oggi alle 9.30 presso la Sala Stampa del Sacro Convento  di Assisi è un seminario dal titolo “PROGETTO DI PACIFICAZIONE DELL’AREA COREANA”. Fu dopo un seminario del 1992 sotto l’egida di Giovanni Paolo II, “Conversion Nuclear Warheads for Peaceful Purposes”, che il Comitato poté accompagnare la trasformazione in energia di pace delle prime 20.000 testate nucleari del Piano di smantellamento Usa – Russia “Megatons to Megawatts”. Ciò che si ottenne allora fu la riconversione in energia pacifica del terribile arsenale di morte. Interverranno Maria Romana De Gasperi, l’ing. Giuseppe Rotunno, Amb. Carlo Trezza, il Gen. Giulio Fraticelli, Tonio dell’Olio, Presidente Pro Civitate Christiana, De Masi, Pres. “Atoms For Peace”, della Prof.ssa Flaminia Giovanelli della Santa Sede ed altre personalità ed esperti.

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