Castiglione del Lago, gemellaggio tra l’Avis di Castiglione e di Norcia

CASTIGLIONE DEL LAGO – Sabato 11 febbraio, presso il Centro Raccolta dell’Ospedale di Castiglione del Lago, una significativa manifestazione di fratellanza e solidarietà organizzata dalla sezione AVIS di Castiglione del Lago insieme all’AVIS di Norcia. A partire dalle 8 gli ospiti nursini delle strutture alberghiere del Trasimeno si recheranno tutti insieme a donare il proprio sangue.

«Questo semplice gesto – spiega il presidente castiglionese dell’AVIS Paolo Brancaleoni – per molto di loro può significare un ritorno alla normalità dopo i terribili eventi che li hanno portati, ormai da quasi quattro mesi, lontano dalle proprie case ed ospiti dei nostri alberghi e dei nostri villaggi turistici. Sappiamo che molti di loro, iscritti all’Avis di Norcia, non hanno più potuto donare sangue e quindi abbiamo pensato di organizzare un evento di “gemellaggio” simbolico tra le nostre due associazioni e in generale tra le comunità di Castiglione del Lago e di Norcia. Speriamo che questa giornata sia da stimolo e da esempio per chi ancora donatore non lo è oppure per coloro che non donano più da un po’ di tempo». Il presidente Paolo Brancaleoni, in questi mesi difficili per l’Umbria, ha conosciuto e frequentato vari cittadini di Norcia e della Valnerina, anche grazie agli eventi che il Gruppo Folk Agilla e Trasimeno ha organizzato per allietare la loro permanenza al Trasimeno.

Sabato mattina gli ospiti di Norcia saranno accolti dal presidente Brancaleoni, da tutto lo staff del Centro Raccolta dell’Ospedale castiglionese e dal presidente onorario Dino Rossi, che proprio sabato festeggia il novantesimo compleanno e che da oltre 30 anni presta costantemente il suo volontario servizio al Centro raccolta, sempre con puntualità e precisione. «Dopo la donazione – conclude Brancaleoni – gli ospiti nursini saranno accompagnati a visitare la città di Castiglione del Lago, uno dei Borghi più Belli d’Italia come Norcia, dove il terremoto fortunatamente non si è quasi sentito e soprattutto non ha prodotto nessun danno, come nella maggior parte dell’Umbria: per questo auspichiamo che molti turisti italiani ed internazionali vengano a visitarci in primavera, in estate e in autunno per trascorrere le loro vacanze da noi. In questo modo, sostenendo l’economia umbra, potranno anche loro “aiutarci ad aiutare” i nostri “fratelli” della Valnerina».

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