Derby, interrompere o no la partita? Santopadre: “Scelta di autorità superiore, i giocatori non se la sono sentita di giocare”

PERUGIA – Nello stadio che vide morire per arresto cardiaco un giocatore nel 1977, ecco la stessa scena, solo sugli spalti. E’ ancora sotto gli occhi di tutti la morte del tifoso di Gualdo Cattaneo durante il derby dell’Umbria, Perugia – Ternana, quello che doveva essere una festa del calcio ed invece è diventata una tragedia. Un dramma del quale non si spengono gli echi, aprendosi un dibattito tra i favorevoli alla sospensione della partita, chi ha accolto il gesto dei giocatori e delle tifoserie favorevolmente e chi invece parla della necessità di annullare i punti guadagnati dalle due squadre per un match falsato, soprattutto nel finale.

Il dibattito non coinvolge le squadre e le società ma i tifosi e sbarca sui social, con l’hashtah #PerugiaTernana diventato tristemente una delle prime tendenze di Twitter. “Un momento molto triste, non posso che fare le condoglianze alla famiglia”, ha detto il tecnico del Perugia Bucchi. “Dispiace che sia stato questo l’epilogo di una bella giornata di sport tra due tifoserie correttissime e tra due squadre che hanno onorato il derby giocando a viso aperto – ha spiegato Bucchi a Sky Sport 24 -. I tifosi hanno dimostrato grande intelligenza, al di la’ del calcio, ci sono gesti e momenti che uniscono tutti nella sportivita’, voglio fare un plauso a tutti i tifosi presenti sugli spalti per come si sono comportati”.

Facendo riferimento alla decisione di continuare la partita, presa dal questore Gugliotta, il presidente Santopadre ha detto: “autorita’ superiori hanno ritenuto che la partita potesse essere portata a termine, in campo le due squadre hanno preso la decisione di non continuare a giocare, facendo melina. Non sappiamo se sia stata la decisione piu’ giusta, ma al momento e tuttora riteniamo che sia stata la cosa piu’ giusta da fare, anche perchè abbiamo deciso in pochi secondi”.

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