Occhiali in omaggio per i detenuti di Terni

TERNIGli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Casagrande, indirizzo ottico, si sono messi a disposizione dei più poveri e bisognosi della città di Terni, compresi i detenuti della casa circondariale. In omaggio sono previsti per loro degli occhiali da vista che verranno realizzati direttamente dagli studenti. Si tratta di un progetto ideato da Matteo Ferrante, docente di laboratorio lenti oftalmiche, e voluto dalla dirigente scolastica del Casagrande-Cesi, Matilde Cuccuini in collaborazione con la Caritas. “L’obiettivo del progetto – spiega Ferrante – è quello di offrire assistenza e fornire gratuitamente occhiali da vista a chi ne ha bisogno: in questo caso specifico ad alcuni detenuti della casa circondariale di vocabolo Sabbione e ad alcune persone assistite dalla Caritas. Ai miei studenti, del primo e secondo anno, prima di proporgli il progetto ho spiegato loro che nella vita uno dei principi fondamentale è quello di essere utili alla società e di conseguenza assistere chi ha bisogno. Poi a quel punto ho illustrato il progetto che è stato accolto da tutti con grande entusiasmo. A quel punto ho sottoposto il progetto in consiglio ai miei colleghi che è stato approvato da tutti. Saranno una cinquantina gli occhiali che andremo a realizzare, anche se il mio obiettivo è quello di realizzarne un numero maggiore. Il progetto inizierà a febbraio e si concluderà a fine giugno. Montature e lenti ce le hanno regalate un laboratorio di Roma che aveva m magazzino materiale m più. A noi ci verrà recapitata la ricetta della visita oculistica e le indicazioni del tipo di occhiale da vista di cui ha bisogno la persona. A questo punto inizieremo a studiare come realizzare l’occhiale. Tempo due tre settimane e il prodotto sarà finito e pronto per la consegna. A quel punto andrò in carcere e proverò l’occhiale da vista a chi lo aveva richiesto. Vogliamo offrire la massima assistenza”. Insomma un gesto di solidarietà a favore di chi soffre e ha più bisogno anche di un sostegno come quello fornito dai giovani studenti ternani.

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